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Rifiuti, ora i lavoratori ci ripensano: raccolta firme per accettare l'accordo con Amiu

E la Fiadel accusa: "Estorsione ai danni dei foggiani"

Passo. Lascio. Accuso. Rilancio. La drammatica telenovela dell'Amica sta assumendo le sembianze di una partita a tressette o di poker. E qualcuno, indubbiamente, bluffa. Nelle ultime quarantotto ore è cambiato nuovamente tutto. Prima l'accordo con l'Amiu. Poi il referendum dei lavoratori che lo boccia. Il rischio dell'emergenza igienico-sanitaria con l'annuncio dell'arrivo dell'esercito, scongiurato dall'accordo in extremis con la Sia di Cerignola. A questo punto, con il licenziamento alle porte per i lavoratori e la “lotteria” delle riassunzioni previste con l'innesto dell'Amiu a gennaio, arriva il dietrofront dei lavoratori che fanno partire una raccolta firme per accettare l'accordo Amiu con le accuse tra sindacati e Regione. 
Ecco le ultime novità: la più recente è la raccolta firme fatta partire dai dipendenti dell'Amica, per dimostrare la propria disponibilità a lavorare per l'azienda barese dell'Amiu. Alla mezzanotte di ieri, erano già state raccolte circa 280 firme di lavoratori disposti a invertire il risultato del referendum interno che aveva bocciato l'esito della contrattazione con Amiu. 
Nel pomeriggio, però, era scoppiata un'altra velenosa polemica. La Fiadel,unico sindacato a non firmare l'accordo a Bari definito “truffaldino ed estorsivo”, attraverso una nota denuncia che “l’accordo del 12 dicembre 2012 è una gravissima truffa e una gravissima estorsione ai danni dei lavoratori dell’ex Amica e dell’ex Daunia Ambiente e dell’intera cittadinanza foggiana e accusa le autorità “pubbliche” interessate alla questione della gestione integrata dei rifiuti nel comune di Foggia, cioè nell’ordine il Sindaco Mongelli, la curatela fallimentare Amica e Daunia Ambiente, il Presidente Amiu (che è una società in house totalmente controllata dal Comune di Bari), l’Assessore regionale al lavoro, che non hanno inteso rispettare e seguire nei principi regolatori della materia.
LE ULTIME NOVITA'.  la più recente è la raccolta firme fatta partire dai dipendenti dell'Amica, per dimostrare la propria disponibilità a lavorare per l'azienda barese dell'Amiu. Alla mezzanotte di ieri (foto Guardie ambientali), erano già state raccolte circa 280 firme di lavoratori disposti a invertire il risultato del referendum interno che aveva bocciato l'esito della contrattazione con Amiu. Nel pomeriggio, però, era scoppiata un'altra velenosa polemica.
La Fiadel, unico sindacato a non firmare l'accordo a Bari definito “truffaldino ed estorsivo”, attraverso una nota denuncia che “l’accordo del 12 dicembre 2012 è una gravissima truffa e una gravissima estorsione ai danni dei lavoratori dell’ex Amica e dell’ex Daunia Ambiente e dell’intera cittadinanza foggiana e accusa le autorità “pubbliche” interessate alla questione della gestione integrata dei rifiuti nel comune di Foggia, cioè nell’ordine il Sindaco Mongelli, la curatela fallimentare Amica e Daunia Ambiente, il Presidente Amiu (che è una società in house totalmente controllata dal Comune di Bari), l’Assessore regionale al lavoro, che non hanno inteso rispettare e seguire nei principi regolatori della materia.
L'ACCUSA FIADEL: "E' UNA ESTORSIONE". Sono state violate – si legge nella nota - in maniera spudorata e arrogante le norme di legge e contrattuali che regolano la gestione dei servizi pubblici in caso di cambio di gestione e che impongono che i diritti dei lavoratori vengano integralmente salvaguardati nel passaggio da una gestione all’altra, come ribadito di recente dal Ministero del lavoro con interpello n.22 del 1° agosto 2012, che evidentemente l’Assessore regionale al lavoro ignora deliberatamente o non conosce affatto. Noi riteniamo - prosegue la nota - che vi siano interessi illeciti, penalmente rilevanti e di gravità inaudita, che, in associazione a delinquere, hanno potuto muovere tanti autorevoli esponenti politici o soggetti pubblici a violare inderogabili leggi dello Stato italiano. I lavoratori – conclude la nota - hanno deciso che l’AMIU di Bari non deve appropriarsi del servizio foggiano. Se altri continuano a pensarla diversamente, si assumeranno le loro responsabilità sia di fronte alla magistratura penale che davanti a quella civile (presso il Tribunale di Foggia, si intende), cui i lavoratori sono costretti a rivolgersi per salvaguardare la propria dignità, il proprio posto di lavoro e la dignità dell’intera cittadinanza foggiana, violentata proprio dal Sindaco che dovrebbe tutelarla e che invitiamo a dimettersi come unico ed esclusivo responsabile di questo ennesimo oltraggio a Foggia.
La replica della Regione non si è fatta attendere. In relazione al comunicato diffuso dal sindacato "Fiadel" di Foggia, riguardante la vertenza "Amica" - "Daunia Ambiente", la task force per l'occupazione della Regione Puglia annuncia la querela per diffamazione nei confronti degli estensori della nota.
La task force per l'occupazione ricorda tuttavia di essere del tutto impegnata per la risoluzione della vertenza e di aver tenuto oltre sessanta ore di riunione per mediare in modo da salvaguardare i livelli occupazionali in un settore delicato per la salute e l'ambiente della città di Foggia.
LA REGIONE QUERELA. La replica della Regione non si è fatta attendere. In relazione al comunicato diffuso dal sindacato "Fiadel" di Foggia, riguardante la vertenza "Amica" - "Daunia Ambiente" - spiega una nota ufficiale - la task force per l'occupazione della Regione Puglia annuncia la querela per diffamazione nei confronti degli estensori della nota.La task force per l'occupazione ricorda tuttavia di essere del tutto impegnata per la risoluzione della vertenza e di aver tenuto oltre sessanta ore di riunione per mediare in modo da salvaguardare i livelli occupazionali in un settore delicato per la salute e l'ambiente della città di Foggia.

GUARDA: LA RISPOSTA DI MONGELLI 

di Redazione 


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