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Rifiuti incendiati, Legambiente chiede più controlli: "Serve un monitoraggio aereo"

A margine dell'Operazione Black fire

Il plauso al lavoro della Direzione distrettuale antimafia di Bari e dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari per l’operazione “Black Fire”, ma anche la richiesta di maggiore prevenzione e il potenziamento dei controlli. E' il senso del messaggio lanciato da Legambente Puglia, a margine dell'inchiesta che, nella giornata di ieri, ha portato al sequestro di un’intera azienda per la gestione dei rifiuti dedita ad attività di smaltimento illecito di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, riversati in aree agricole e in siti non autorizzati dove venivano incendiati, che ha interessato la provincia di Foggia (Leggi: Traffico illecito di rifiuti, arrestato imprenditore: al posto di smaltirli, li bruciava).

LA PREVENZIONE. “L’operazione Black Fire – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – dimostra ancora una volta il ruolo dell’imprenditoria deviata nel ciclo illegale dei rifiuti, che resta uno dei settori prediletti dalla criminalità ambientale. Si tratta di un fenomeno diffuso nella provincia di Foggia, uno dei più pericolosi nel danneggiare i territori, la salute dei cittadini e le imprese serie. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente, nella classifica provinciale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti nel 2016, a livello nazionale, Foggia si piazza al quinto posto con 146 infrazioni accertate. Chiediamo che si parta da un’attività di prevenzione sino al potenziamento dei controlli in un territorio fortemente colpito da tombamenti, traffico illecito di rifiuti e incendi, anche attraverso un capillare monitoraggio aereo”.

IL RAPPORTO. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente, la Puglia è la prima regione per numero di arresti, ben 42, nel ciclo illegale dei rifiuti. Per i reati legati alla malagestione dei rifiuti, la Puglia occupa il secondo posto, con 644 infrazioni accertate, l’11,3% sul totale nazionale, 760 persone denunciate e 294 sequestri effettuati. Sul fronte dei trafficanti di rifiuti, dal 2002 al giugno 2017, nella nostra regione, ci sono state 60 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, circa il 17,3% delle inchieste su tutto il territorio nazionale. Inchieste che hanno portato a 176 ordinanze di custodia cautelare, 420 persone denunciate, e hanno coinvolto 72 aziende con oltre 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrate.

I SEQUESTRI. Nel corso dell’anno 2016, gli uomini della Guardia di Finanza del Comando Regionale Puglia hanno sequestrato oltre 15.000 tonnellate di rifiuti industriali, 13 discariche abusive e constatato un’evasione dell’ecotassa per un ammontare complessivo pari a euro 9.500.000.

di Redazione 


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