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Riservetta di Manfredonia, finite le demolizioni: "Ripristino della legalità"

Sono stati ultimati i lavori di demolizione nella Riservetta di Manfredonia, avviati il 27 gennaio scorso dal Consorzio per la bonifica della Capitanata nell'ambito del progetto Life zone umide Sipontine, coordinato dall'Ufficio parchi della Regione Puglia con il coinvolgimento di Centro Studi Naturalistici onlus e Oasi Lago Salso e finanziato dall'Unione Europea.

LA DEMOLIZIONE. Nel corso delle operazioni – spiegano dal Centro Studi naturalistici -, svolte con l'ausilio di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili urbani, sotto la direzione del Commissariato di PS di Manfredonia, sono stati demoliti tredici fabbricati, che sviluppavano complessivamente un volume costruito di 1500 metri cubi, e 1500 metri quadrati di piazzali in calcestruzzo. Sono stati inoltre completamente rimossi i numerosi muri, recinzioni e cancelli che erano stati installati al fine di occupare illecitamente l'area, ed asportati ingenti volumi di materiali edili di risulta e rifiuti che erano stati accumulati nel corso degli anni. In totale sono state conferite in discarica circa 2000 tonnellate di materiale.

LA LEGALITÀ. Si tratta di un grande segnale di ripristino della legalità – evidenziano - in un'area che per decenni era stata sottratta alla fruizione pubblica e che è stata interessata da diffuse forme di illegalità, nonostante fosse sottoposta a numerosi vincoli ambientali e paesaggistici, oltre che inserita nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano.Ora è finalmente possibile voltare pagina e lavorare alacremente per la riqualificazione della zona, una vasta area di oltre 40 ettari, collocata tra la foce del torrente Candelaro, la riserva dello Stato di Frattarolo e l'Oasi Lago Salso, con delle enormi potenzialità di valorizzazione ambientale.

LA ZONA. “Con il recupero di quest'area – ha dichiarato Maurizio Gioiosa, presidente del Centro Studi Naturalistici onlus – si aggiungerà un ulteriore tassello nell'azione di conservazione delle zone umide costiere di Capitanata e delle specie minacciate, avviata anni fa dalla nostra associazione con la riqualificazione naturalistica della Daunia Risi, oggi Oasi Lago Salso, e proseguita con i progetti di ripopolamento della Cicogna bianca e del Falco Grillaio, oggi comunemente presenti nelle campagne sipontine”.

di Redazione 


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