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Rubavano nelle case grazie alle "dritte" di chi lavorava nelle abitazioni: 8 arresti

L'allarme di Fabbrocini: "Occhio a chi entra in casa"

La squadra mobile di Foggia ha sgominato una vera e propria banda di topi d’appartamento, con otto arresti nell'ambito dell'Operazione Final Cut.
OPERAZIONE FINAL CUT. L’indagine ha portato all’arresto di ben otto persone, tutte pregiudicate e soprattutto giovani che avrebbero messo a segno, in un mese e mezzo, una ventina di colpi. La banda riusciva ad avere informazioni sulle abitazioni da colpire e sui proprietari da persone come tecnici della caldaia, muratori e anche badanti che lavoravano in quegli appartamenti.
IL BOTTINO. Le abitazioni interessate ai colpi appartenevano a persone di ceto medio-alto del centro di Foggia, sprovviste di sistema di allarme. Qualche volta i furti venivano messi a segno anche su commissione: in un’occasione, infatti, un ragazzo aveva chiesto di rubare all’interno di un appartamento dove la mamma lavorava come badante ed era stata licenziata. Inoltre, parte del bottino lo investivano nella droga grazie anche a pusher.
GLI ARRESTI. In carcere sono finiti Nicola Cannone, classe 1990; Ciriaco De Stefano, classe 1990;  Massimiliano De Muro, classe 1991; Giuseppe Giardino, classe 1993; Giuseppe Folliero, classe 1994; Giuseppe Pio Muraglia, classe 1989; Roberto Accinni, classe 1988. Mentre per Luca Contini, classe 1993, sono scattati gli arresti domiciliari.
SITUAZIONE VERGOGNOSA. L’attività di indagine è stata fortemente spinta da Alfredo Fabbrocini, capo della squadra mobile, ““La situazione riguardante i furti era diventata davvero vergognosa per la città – ha commentato Fabbrocini -. I furti in appartamento sono una piaga nazionale e a Foggia sono aumentati in maniera esponenziale. Da questa operazione abbiamo ancora una volta la conferma di come a Foggia i delinquenti siano di giovane età. Inoltre, bisogna stare attenti a chi lavora nelle proprie case e munirsi di un sistema di allarme”.

di Redazione 


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