Stampa questa pagina

San Giovanni Rotondo, 7mila mq di discarica fuori norma: il sequestro dei carabinieri

Denunciato dirigente comunale e i titolari della ditta di gestione

I carabinieri di San Giovanni Rotondo, il Nucleo operativo ecologico di Bari e il personale dello Spesal dell’Asl locale, hanno denunciato in stato di libertà i due responsabili della ditta incaricata per la raccolta dei rifiuti a San Giovanni Rotondo e un dirigente del Comune, per aver gestito illecitamente e su area non idonea, l’attività di raccolta, la gestione dei rifiuti e il trattamento delle acque, sequestrando l’intera area, di circa 7.000 mq, destinata allo stoccaggio dei rifiuti solidi urbani prodotti dall’abitato di San Giovanni Rotondo.

IL BLITZ. All’atto del controllo l’area si presentava solo per una piccola parte pavimentata e con tettoia come previsto dalla normativa ambientale, risultando per la gran parte sprovvista di qualsivoglia impermeabilizzazione. Sull’area completamente non pavimentata sono stati rinvenuti cassoni colmi di rifiuti differenziati, altri rifiuti speciali di ugual natura, inerti da demolizione stoccati direttamente sul nudo terreno, nonché delle vistose chiazze di percolato maleodorante, che fuoriusciva dai mezzi colmi di rifiuti lì parcheggiati.

SICUREZZA LAVORO FUORI NORMA. Nel medesimo contesto, il legale rappresentante della ditta incaricata per la raccolta dei rifiuti è stato deferito all’Autorità giudiziaria per non aver messo a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti previsti, idonee ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e non aver preso le misure necessarie affinché le attrezzature fossero corredate da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione.

MEZZI FATISCENTI. In particolare è stato accertato che tutti i mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti erano fatiscenti e privi di dispositivi di equipaggiamento necessari per la sicurezza stradale e del personale. Dall’accertamento sono scaturite svariate contravvenzioni al codice della strada. In un caso è stato addirittura accertato che su un mezzo non era funzionante il freno di stazionamento, tanto che nel corso del relativo controllo il conducente ha chiesto di potersi fermare in un punto dove fosse presente un marciapiede, così da appoggiare la ruota sinistra del veicolo sul cordolo per potersi fermare.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload