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A San Pietroburgo, il premio “Best Ensemble” è per la Piccola Compagnia Impertinente

Il sodalizio teatrale foggiano vincitore in Russia all’ArtOkraina con lo spettacolo “I don’t care”

La Piccola compagnia impertinente vince il premio “Best Ensemble” in occasione di ArtOkraina (ArtSkirts), International Festival of Chamber Theatres and Small Scale Performances, VII edizione, tenutasi dal 1 al 10 dicembre 2016 a San Pietroburgo (Russia), a cui ha partecipato con lo spettacolo “I don’t care”, scritto e diretto da Pierluigi Bevilacqua e messo in scena dalla classe di teatro di livello avanzato della compagnia.

MIGLIOR GRUPPO ATTORIALE. “Dear friends, congratulations! The jury praised your performance and your performance won the prize for "Best Ensemble". È la comunicazione ricevuta dalla compagnia foggiana, durante la cerimonia di premiazione che si è svolta presso Za Chernoi Rechkoi (Beyond Black River) Theatre la sera dell’11 dicembre 2016. Questo riconoscimento è il risultato di un lavoro iniziato nell’ottobre 2015, quando è sorta l’idea di realizzare un performing art project che raccontasse, attraverso un linguaggio visuale e immaginativo, la mutazione delle relazioni umane nell’era della rivoluzione digitale. “Uno degli intenti primari su cui verte la formazione della nostra scuola – si legge nel comunicato della Piccola Compagnia – è la costruzione di una sinergia corale, fondata su solide basi tecniche del lavoro dell’attore, che mira non solo a raggiungere obiettivi individuali, ma anche a sviluppare l’attitudine di ogni membro del gruppo ad agire e percepirsi con gli altri come un corpo unico sul palco. Per questo il premio come Miglior gruppo attoriale ci inorgoglisce particolarmente”.

LO SPETTACOLO E LE ALTRE ESPERIENZE. “I don’t care” è un’immersione nel mondo dei social networks: il tentativo di mostrare l’alienazione e il senso di solitudine che incolla gli utenti allo schermo dei telefoni, nell’illusione di intessere amicizie e reti sociali autentiche. Sulle bacheche si inseguono pezzi di storie, notizie di cronaca, pensieri violenti, frasi dolci, senza soluzione di continuità. Tutto e il contrario di tutto, a distanza di pochi secondi. Lo stesso “anonimato” spesso ci porta a sottovalutare le reali conseguenze di certe nostre affermazioni. Il susseguirsi di immagini veloci, legate a luci prodotte dagli attori mediante i loro smartphone, ha la prerogativa di creare quell’angoscia viva che i social, attraverso l’abuso che se ne fa, riescono a far emergere. “I don’t care”, inoltre, ha debuttato a1 7th Vilnius International University Theatre Festival, Lithuania (Maggio 2016), ed è stato selezionato per Teatranly Kufar – International Theatre Festival of Minsk, Belarus (Novembre 2016) e per International Theatre Festival of Hanoi, Vietnam (Dicembre 2016). Anche altri spettacoli della compagnia foggiana hanno calcato scene internazionali, come “Checkpoint Charlie”, selezionato per High Fest, International Theatre Festival for Performing Arts of Yerevan, Armenia (Fringe Programme, 2015), Izmir International Theatre Festival, Turkey (2015), Qadir Ali Baig International Theatre Festival of Hyderabad, India (2015).

di Alessandro Galano


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