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A Sant’Eligio una messa per ricordare l'impegno di don Fausto Parisi

Era assistente ecclesiastico della Confraternita e del Comitato per don Antonio Silvestri

Una messa in ricordo di don Fausto Parisi, il sacerdote foggiano scomparso lo scorso 4 febbraio e molto attivo in città anche sul fronte dell’impegno sociale. Ma non solo. Perché tra gli impegni quotidiani ed i sogni segreti di don Fausto ce n’era anche uno che coltivava con grande dedizione: far riaprire il processo di canonizzazione di don Antonio Silvestri, il sacerdote nato e vissuto a Foggia a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento che si è sempre impegnato per i poveri, per i bisognosi, per gli emarginati di quel periodo. Don Fausto aveva a cuore quel prete trasandato morto di colera il 20 luglio 1837 per il quale il popolo foggiano scese per le strade in preghiera e commozione acclamando a gran voce: «Santo subito».

PADRE SPIRITUALE. Don Fausto, infatti, era l’assistente ecclesiastico del Comitato per la beatificazione del Servo di Dio don Antonio Silvestri e della Confraternita Sant'Eligio di Foggia che anche ieri mattina, in occasione della messa domenicale, lo hanno ricordato evidenziando che «don Fausto è stato e sarà sempre vicino a noi». Anche per questo, martedì 20 febbraio, alle ore 19, nella chiesa di Sant’Eligio sarà celebrata una messa per ricordare don Fausto e per ringraziarlo per il sostegno che ha dato in tutti questi anni alla Confraternita ed al Comitato. Don Fausto ha più volte sostenuto la ricerca di documenti, lettere e materiale con l’obiettivo di far conoscere la figura del sacerdote che ha realizzato numerose opere di carità e di solidarietà a favore dei foggiani in un contesto storico, economico e religioso assai difficile, dominato dalle conseguenze della rivoluzione Francese e dalle disposizioni Murattiane contro la Chiesa.

IL SUO IMPEGNO PER DON ANTONIO SILVESTRI. Proprio nel mese di gennaio, poco prima della scomparsa di don Fausto Parisi, Monsignor Domenico D’Ambrosio, vescovo emerito che per tre anni e mezzo ha guidato la diocesi di Foggia-Bovino, celebrando la liturgia in occasione del Decimo Memoriale in ricordo di Antonio Silvestri, aveva detto a riguardo: «A fronte della Santità di vita di don Antonio Silvestri, come non sentire il desiderio che la Chiesa possa proporre all’interno della sua comunità ecclesiale la sua Santità. Desiderio di tanti di voi ed il mio. Ma per riaprire il processo di canonizzazione dell’umile sacerdote foggiano serve l’impegno di tutti». Da quel giorno ad oggi si è mosso qualcosa. E non è escluso che nei prossimi giorni «anche grazie allo sguardo protettivo di don Fausto», dicono dal Comitato per la beatificazione, dovrebbero iniziare a prendere corpo novità interessanti per promuovere la riapertura del processo di canonizzazione, interrotto nel 1893 per la morte del postulatore dell’epoca.
.E.B.

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di Redazione 


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