Satira. SporTube e quella strana sensazione di deja-vu
Le barche a vela che navigano controvento, le maree che derivano dalla luna e il deja-vu. Sono tutte cose che più volte hanno provato a spiegarmi ma che non sono mai riuscito a capire. Ieri per tutto il primo tempo della partita Foggia-Andria ho avuto dei deja-vu.
IL TIRO DI SARNO. Guardavo Sarno che prendeva la palla e provava il tiro da 25 metri ma il portiere bloccava senza problemi. E mi sembrava di averla già vissuta quella scena. No, non un tiro qualsiasi di Sarno, ma proprio quel tiro. E sta cameriera, non l'aveva già portata la birra? Che fai in quei casi? Lo dici al tuo vicino? E se ti prende per pazzo? Poi però lo guardi e pare che anche lui abbia qualcosa da dirti. Come quando nei film romantici una coppietta sta per baciarsi e i due partono insieme.
“Ma sto tiro non l'abbiamo già visto?” Lo dite contemporaneamente, che a 15 anni avresti detto “cips” e l'altro non poteva parlare fino a quando non dicevi il suo nome. Ora però siamo grandi. E ti chiedi se si tratta di un caso di disturbo cerebrale collettivo. O se allo Zaccheria ci fosse un buco spazio temporale, ogni volta che la palla finisce lì il mondo torna indietro. E se dentro ci finissse un giocatore? Scomparirebbe?
LA REALTA'. Poi all'improvviso dietro di te un tizio urla “Sportù, è rutt u cazz, st'azion l'amm già vist” e ti tranquillizzi. Nessun disturbo psichico nè spazio-temporale, solo un problema di streaming. Le tre birre però sono vuote sul tavolo, quelle te le sei bevute. Ma quello è un altro discorso...
LA RIPRESA. Del secondo tempo preferisco non parlare. Dico solo una cosa: pensavo che il record di parolacce subite detenuto dalla Microsoft dopo il passaggio a Windows 10 fosse saldo come quello dei 200 metri di Bolt, ma ieri quelli di SporTube l'hanno polverizzato.
LA PARTITA. Lo so che un buon giornalista sportivo a questo punto dovrebbe parlare anche della partita, dare un giudizio tecnico-tattico sull'esordio di Stroppa e i nuovi calciatori, ma mi credete se vi dico che dallo schermo del pub ho visto così poco che preferisco evitare di dire ovvietà o tirare a indovinare? E poi c'è quella storia delle tre birre...
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.
