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Sciopero dei lavoratori, disagi al Cup di Foggia. De Leonardis: "Asl e Regione intervengano"

Braccia incrociate dopo il cambio di rotta contrattuale a svantaggio dei dipendenti. Solidarietà di Landella

Sciopero questa mattina davanti alla sede centrale della Asl di Foggia da parte dei dipendenti del servizio Cup (Centro unico per le prenotazioni) e del Ced (Centro elaborazione dati) gestiti dalla società di Trento, Gpi, che ha deciso di risolvere il vecchio contratto collettivo dei metalmeccanici, su cui, denunciano le sigle sindacali, ci sono dei vincoli non valicabili, per abbracciare invece un nuovo regime a tutto discapito dei lavoratori, i quali, con l'applicazione del nuovo contratto Multiservizi, in vigore da gennaio, vedranno ferie e giorni di malattie praticamente dimezzarsi e stipendi decurtarsi di qualche centinaio di euro.
E da più parti si invoca l'intervento del direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, sinora latitante sulla questione, e della Regione Puglia. Anche il sindaco di Foggia, Franco Landella, e il consigliere regionale di Ncd, Giannicola De Leonardis, hanno manifestato in giornata la loro solidarietà ai lavoratori attraverso due note stampa.

LANDELLA "MEDIATORE". Il primo non può non "esprimere preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare e che ha portato alla mobilitazione di oggi. Sono convinto - sottolinea Landella - che sia necessario far prevalere il buon senso. E sono certo che tanto il Direttore Generale dell’Asl Foggia, quanto i vertici aziendali della GPI SpA e le organizzazioni sindacali sapranno recuperare quello spirito di dialogo fondamentale per superare il “muro contro muro”. "Per parte mia - conclude il primo cittadino - assicuro sin d’ora la completa disponibilità a spendermi per favorire e promuovere un fattivo e proficuo dialogo tra le parti che porti ad una positiva risoluzione della vertenza".

IL MONITO DI DE LEONARDIS. Medesima preoccupazione espressa dal consigliere regionale De Leonardis - presente questa mattina al fianco dei lavoratori - secondo il quale il cambio di rotta della società trentina Gpi è "una modifica unilaterale che la dirigenza dell’Asl deve respingere e annullare con fermezza, anche e soprattutto perché relativa a una clausola fondamentale, che potrebbe determinare la risoluzione del contratto stesso perché verrebbero meno i requisiti di mantenimento dei livelli occupazionali e dei parametri di retribuzione previsti. Una situazione - auspica greve De Leonardis - che va chiarita e risolta con immediatezza, e che la stessa Regione Puglia non può più ignorare”.

di Redazione 


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