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Scuola Altamura, genitori in protesta: "Sciopero a oltranza dei nostri figli. Gli sfrattati non possono stare qui"

Lo sfogo contro il sindaco: "Affossa il quartiere trasformandolo in ghetto"

Alla scuola elementare Altamura, al rione Candelaro, questa mattina, quando la campanella d'uscita ha risuonato per aule e corridoi, sono stati davvero in pochi i piccoli alunni a fare capolino fuori dai cancelli: essenzialmente quelli di Arpinova, con il pullmino lì ad aspettarli per riportarli a casa. La maggior parte della scolaresca invece ha disertato le lezioni. "Continueremo a far scioperare i nostri figli fino a quando questa situazione assurda non verrà risolta, fino a quando agli sfrattati non sarà fornita un'altra collocazione più idonea al tipo di emergenza".

"L'AMMINISTRAZIONE CI PRENDE IN GIRO". E' lo sfogo, al contempo preoccupato ed animoso, del comitato di genitori in protesta durante il sit-in allestito, anche oggi, davanti ai cancelli della scuola, per monitorare l'evolversi degli eventi. A pochi metri da loro, assiepati intorno ad una panchina ci sono proprio gli sfrattati del Salice Nuovo, praticamente in silenzio, con espressioni sconsolate in un'atmosfera di calma apparente quasi surreale. Ai lati le volanti di carabinieri e polizia municipale. "Siamo venuti a protestare anche ieri pomeriggio - continuano i genitori degli alunni in sciopero - non appena abbiamo saputo che stavano trasferendo alcuni nuclei familiari del Salice Nuovo qui, nel comprensorio della scuola. C'erano il vice-sindaco, Erminia Roberto, e l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Bove. Quest'ultimo in particolare - sottolineano i genitori, arrabbiati - ci aveva assicurato un incontro con il sindaco, ma quando una delegazione di noi si è recata in Comune, ci hanno detto che non era previsto nessun appuntamento, che il sindaco Landella era a Roma".

"PER QUANTO RESTERANNO?". Ieri sera, così, l'emergenza che dal Salice Nuovo si è trasformata in quella della scuola Altamura di Candelaro, è stata alla fine tamponata offrendo agli sfollati pernottamento all'hotel Holiday. Questo raccontano i genitori, quando sono da poco passate le ore 13. "Stamattina, poi - continuano a spiegare - l'assessore Bove ci ha preso nuovamente in giro". "Per rassicuraci - rivelano - ci ha detto che nell'arco della giornata l'amministrazione avrebbe trovato una sistemazione alternativa per evitare questa spiacevole situazione. Ha parlato di uno smistamento dei senzatetto tra il dormitorio di Sant'Alfonso, il Santuario di Borgo Incoronata e il Dopolavoro ferroviario. Ma ora si sono presentati i fabbri che, a quanto pare, stanno per effettuare alcuni lavori per l'allestimento degli alloggi qui affianco, compreso delle inferriate divisorie tra la scuola e la struttura che dovrebbe ospitare queste famiglie. Ieri, per di più, è venuta una squadra delle pulizie a pulire e lucidare gli ambienti che le ospiteranno. Pensiamo che si fermeranno qui per diverso tempo. Temiamo per molto tempo. E in tutto questo l'assessore è sparito".

LA PREOCCUAPAZIONE DEI GENITORI. Sono seriamente preoccupati i genitori dell'istituto Altamura, chiedono di essere ascoltati, cercano visibilità, anche nazionale, perché qualcuno li ascolti. Stanno anche pensando di segnalare il problema a Striscia la Notizia. "Temiamo per il normale svolgimento delle attività scolastiche dei nostri figli - denunciano i genitori -. Tutti i rumori prodotti dalle abitazioni si sentirebbero nettamente nelle aule, compromettendo le lezioni. Non è possibile esporre bambini così piccoli ad un accampamento di 50 persone. Ieri, inoltre, con tutto il rispetto e l'umanità possibili hanno portato un malato terminale in barella nell'aula giochi dei bambini. Francamente non è bello che ragazzini di 6 anni anni assistano a tutto questo".

GLI ALLOGGI. In realtà, specifica il comandante della Polizia municipale, Romeo Delle Noci, i locali in cui andranno a vivere gli sfrattati non appartengono alla scuola ma ad una struttura attigua di proprietà comunale. "Ma la palestra è comunicante", puntualizzano i genitori.

"LANDELLA GHETTIZZA LE PERIFERIE". "Altro che riqualificazione delle periferie. Landella ci aveva promesso che avrebbe valorizzato i quartieri ai margini della città. Su rioni come Candelaro ha fatto la campagna elettorale, prendendo anche migliaia di voti dai residenti. E invece - continuano il loro sfogo additando il primo cittadino - in questo modo affossa ancora di più la già precaria situazione del nostro quartiere, ci trasforma in un vero e proprio ghetto".

LA "VITTORIA" DEL SINDACO. Ma l'humour del sindaco sembra distante anni luce da quello dei genitori della scuola elementare, almeno a giudicare dal comunicato diramato, sempre in giornata, dal suo staff. Una nota che "canta vittoria" per la gestione comunale dell'emergenza e scaglia strali contro la Regione Puglia: "Ieri l’amministrazione ha scritto una pagina di legalità per la città di Foggia. Ha affermato il principio di legalità senza dimenticare il valore del principio di solidarietà. È inoltre opportuno dire senza giri di parole che questa vera e propria bomba sociale sul fronte dell’emergenza abitativa ha chiare e definite responsabilità politiche, che sono tutte in capo alla Regione Puglia, cui spetta il compito, attraverso l’Arca, di realizzare alloggi in edilizia economica e popolare e di sbloccare quei programmi urbanistici che prevedono la cessione al Comune di appartamenti da utilizzare proprio per alleviare la crescente tensione abitativa. Desidero infine rivolgere un ringraziamento sincero alle Forze dell’Ordine ed al corpo di Polizia municipale per la gestione dell’ordine pubblico nei momenti concitati dell’esecuzione dello sfratto. Così come il mio grazie va alle associazioni che in uno spirito di solidarietà reale hanno lasciato al Comune i locali delle 'piastre' di via Candelaro, dandoci così la possibilità di utilizzarli per recuperare alloggi temporanei in questa fase. È un gesto di cui ho apprezzato il valore e che racconta bene la capacità solidaristica della nostra comunità".

di Fabrizio Sereno


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