Gli studenti del Masi contro il trasferimento delle classi del Poerio: "Noi a scuola non vi vogliamo"
Due scuole contro. Se gli studenti del Poerio nei giorni scorsi hanno portato fino in Prefettura la protesta contro i doppi turni e l’assenza di sicurezza dell’edificio che li ospita, ora a mobilitarsi sono i colleghi del Masi.
L’ACCORDO. Il geometra dovrebbe ospitare infatti alcune classi del liceo magistrale, in attesa che vengano realizzati i lavori al Poerio. È uno degli accordi emersi dall’incontro nei giorni scorsi con il Prefetto Maria Tirone, per permettere la ripresa (più o meno) regolare delle lezioni del magistrale. Un compromesso che non sta bene agli studenti del Masi, che stamattina in centinaia si sono presentati davanti all’ingresso del Poerio: “Noi a scuola non vi vogliamo”, gridano, mobilitandosi contro il trasferimento di altre dodici classi, che andrebbero ad aggiungersi alle dieci già accolte dal geometra.
SOLO SETTE CLASSI. Un coro, intonato a gran voce stamattina, che però rischia di semplificare troppo una situazione, al contrario, particolarmente complessa. E' per questo che arriva un chiarimento dai manifestanti: "Non è vero che non le vogliamo - spiega uno dei portavoce dei ragazzi che stamattina si sono mobilitati - ma il problema è che non possiamo ospitare tutti in quanto perderemmo alcuni dei servizi e laboratori della nostra scuola". "La proposta è di ospitare solo 7 classi nell'ala destra dell'edificio - precisa il rappresentante d'istituto Francesco Maria Zullo - così da lasciare al Masi il piano terra dove vi è un'aula per disabili e il laboratorio di costruzione".
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