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Sgomberi, Landella contro Minniti: "La sua direttiva provoca paralisi e danneggia i conti del Comune"

Il sindaco chiede lumi al ministro dell'Interno

Nessuno sgombero può essere attuato in assenza di una soluzione abitativa alternativa per gli occupanti abusivi. E' la direttiva del Ministro dell'Interno, Marco Minniti, su cui interviene oggi il sindaco di Foggia, Franco Landella, lamentando il "rischio di una pericolosa paralisi sui territori".

LO SCONTRO. Il Viminale, infatti - denuncia il sindaco foggiano - non solo spunta le armi ai primi cittadini impegnati su questo fronte, ma assicura quasi una garanzia di permanenza per chi occupa immobili in aperta violazione della legge. C’è di che essere allarmati più che preoccupati, tanto per il messaggio culturale che Minniti finisce per affermare quanto per le gravi conseguenze di un orientamento del genere. Landella torna poi sul rapporto con Minniti. "Pur da posizioni politiche diverse da quelle del Ministro dell’Interno - sottolinea il primo cittadino -, non ho avuto alcuna difficoltà a riconoscere pubblicamente la bontà dell’approccio e della strategia messe in campo con riferimento all’emergenza criminalità in Capitanata, alla vigilia ed all’esito della sua visita a Foggia. Con la stessa onestà intellettuale dico oggi che la sua direttiva è un passo indietro significativo sul terreno delle battaglie condotte a favore della legalità e, in più, un colpo durissimo a Comuni come il nostro".

IL PERCORSO. Landella torna poi indietro nel tempo e riprende la procedura di ‘predissesto finanziario’, che rende l'amministrazione comunale soggetta ai rigidissimi vincoli imposti dal ‘Decreto Salva Enti’ e alle puntuali prescrizioni contenute nel Piano di riequilibrio pluriennale validato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tra queste, una delle più rilevanti riguarda la dismissione dei fitti passivi ed il taglio delle utenze pagate dal Comune. "Proprio in questa direzione - evidenzia Landella - ci siamo mossi sino ad oggi, ottenendo risultati considerevoli che mai prima d’ora erano stati raggiunti. Abbiamo realizzato sgomberi e alleggerito le casse comunali dal pagamento dei relativi canoni locativi e delle connesse utenze, sempre avendo una particolare attenzione per le categorie più fragili. Un percorso non semplice, carico di tensioni sociali, impopolare ma virtuoso, che adesso il Ministro dell’Interno ci dice, nei fatti, di interrompere. Peraltro dopo che il Piano di sgomberi elaborato dal Comune è già stato sottoposto all’attenzione della Prefettura, in una logica di condivisione e collaborazione per gli interventi programmati e da programmare".

IL CHIARIMENTO. "Marco Minniti, in definitiva - conclude Landella -, mette il Comune di Foggia nella paradossale situazione di non poter rispettare gli impegni assunti con la Corte dei Conti per il risanamento della situazione finanziaria dell’Ente. E non per negligenza degli amministratori, ma per imposizione del Viminale. Non potendo effettuare gli sgomberi, quindi, i proprietari degli immobili saranno messi nella condizione di poter rivendicare il pagamento dell’indennità di occupazione da parte del Comune. Da questo punto di vista, annuncio sin d’ora che in questa circostanza chiameremo direttamente il Ministero dell’Interno a rispondere economicamente di spese che sarebbero frutto esclusivamente delle decisioni ministeriali. Al Ministro dell’Interno e alla Corte dei Conti, dunque, chiedo ufficialmente e pubblicamente un chiarimento preciso sul punto, dal momento che gli orientamenti del primo e le prescrizioni della seconda risultano in evidente contrasto reciproco. Siano loro a dirci come muoverci, per tutelare l’opera di ripristino della legalità attuata dall’Amministrazione comunale ed il percorso di risanamento finanziario dell’Ente”.

di Redazione 


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