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Sgominata rete di presunti pusher: spacciavano droga a Lucera e nel Subappenino Dauno, otto arresti

Dalle indagini sono stati accertati 50 episodi di spaccio

Sono stati arrestati dai carabinieri di Lucera, nell’operazione denominata ‘Restart’, Marco Petrone, 37 anni, Raffele Guerrieri, 36 anni, Luigi Bevilacqua, 40 anni, Maria Scioscia, 58 anni, Adriano Petito, 44 anni, Saverio Michele Gorgone 44 anni, Anna Lina Della Fazia, 55 anni, e Alberto Colombaro, 35 anni, perché gravemente indiziati del reato di detenzione illecita finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

LE INDAGINI. L’attività di indagine, partita nel dicembre 2013 e conclusa nell’agosto 2014, è stata caratterizzata da innumerevoli servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di far emergere responsabilità degli arrestati nello spaccio di droga a Lucera e nei comuni limitrofi. Lo spaccio avveniva prevalentemente nel centro storico lucerino, a qualsiasi ora del giorno e della notte, con continui contatti tra fornitori e clienti.

LA RETE DELLO SPACCIO. Dalle indagini è emerso come Petrone fosse il referente su Lucera per la vendita delle sostanze stupefacenti, quali hashish e cocaina, che acquistava da fornitori nel vicino capoluogo di provincia. Lo stesso Petrone aveva rapporti diretti con altri spacciatori, Guerrieri e Bevilacqua, attivi nella città di Lucera, che lo contattavano per i propri rifornimenti. 

LO SPACCIO A VASTO. Dalle investigazioni è emerso il coinvolgimento di Della Fazia, quale canale di approvvigionamento di eroina per gli spacciatori e assuntori locali, fornitore inoltre dello spacciatore di Vasto, Colombaro, che settimanalmente si recava a San Severo per acquistare eroina e cocaina da rivendere poi nella sua città. Inoltre, Scioscia e Gorgone, giornalmente, facevano capo a Della Fazia per acquistare e smerciare eroina su Lucera e nei comuni del SubAppennino Dauno.

EPISODIO DI ESTORSIONE. Uno degli indagati, Petito, è accusato anche di estorsione aggravata, perché, essendo ammesso al programma terapeutico al locale Sert, minacciava il personale medico per procurarsi quantitativi di metadone superiori alle sue dosi programmate per rivenderlo a tossicodipendenti locali.

GLI EPISODI ACCERTATI. Nel corso delle indagini sono stati accertati 50 episodi di cessione di stupefacenti, con numerose segnalazioni nei confronti degli acquirenti e relativi sequestri di droga di ogni genere. Nella giornata di oggi sono stati sequestrati 10 flaconi di metadone e 10 grammi di hashish. Tutti gli arrestati si trovano nel carcere di Foggia, tranne Colombaro, tradotto presso il carcere di Vasto.

di Tiziana Cuttano


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