Lo spaccio in famiglia: due fratelli arrestati, droga nascosta anche in un vecchio televisore
I Carabinieri della Tenenza di Vieste, nel corso di un servizio svolto unitamente ai militari del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per concorso in detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente i fratelli Pinto di Vieste, il 22enne Michele e il 19enne Gaetano.
I CONTROLLI. Nel corso della perquisizione domiciliare, grazie anche al fiuto dell’unità cinofila, i Carabinieri hanno scovato, occultati in diversi punti dell’abitazione, 121 involucri di plastica termosaldata, già preconfezionati per la vendita, del peso di complessivi 121 grammi, quindi tutti di un grammo ciascuno, contenenti marijuana. Parte delle confezioni è stata trovata nascosta addirittura all'interno di un vecchio televisore, non più in uso, che si è dovuto procedere a smontare per il recupero dello stupefacente.
NELLA BIANCHERIA INTIMA. Durante le operazioni, Michele Pinto ha anche tentato di impedire il rinvenimento di una somma di denaro, 220 euro, custodita in uno sgabuzzino dove si era maldestramente rinchiuso, e trovatagli poi nella biancheria intima. Altro denaro, tutto in banconote di piccolo taglio, è inoltre stato rinvenuto, come per la droga, nascosto un po’ ovunque. Complessivamente, alla fine, si è provveduto al sequestro di 1.350 euro, probabile provento dell’attività delittuosa di spaccio. I due fratelli sono quindi stati dichiarati in arresto per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.