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L'animo femminile intriso nella tela: a San Severo "Intimate", la bipersonale di Patti e Alletto

Al Caffè Tra Le Righe, durante il vernissage, anche la danza travolgente di Ada Santamaria

Due donne, due artiste, due palermitane passionali che rappresentano l'intimità delle emozioni umane. Una più concentrata sull'universo femminile, l'altra sugli intrecci di coppia.

IL BLU DI CRISTINA ALLETTO. Il colore blu, predominante nelle opere figurative di Cristina Alletto, nella lingua inglese si traduce con il termine "blue" che in una particolare accezione riporta alla sfera della malinconia interiore. In questo senso un richiamo al "Periodo Blu" di Picasso potrebbe essere d'obbligo. L'intensità del tratto grafico dona ai soggetti grande potenza espressiva: l'artista mira dritta al cuore dell'osservatore e regala pathos.

LO STILE CHAGALLIANO DELLA PATTI. Negli abbracci e nei turbinii che caratterizzano le opere di Cristina Patti, invece, si rintraccia una matrice di stampo vagamente "chagalliano". I protagonisti dei suoi dipinti sono affinità elettive, amanti, legati nel corpo e nell'anima come a completarsi e fondersi in un'unica entità. Movimenti fluidi che interpretano la metafora, oltre che dell'amore, dell'amicizia soprattutto tra donne, quasi una sorellanza in cui condividere la gioia e l'emozione delle salite ma anche l'incertezza del rischio e delle probabili cadute. Sono queste le tracce e i sentieri artistici che "Intimate" (la bipersonale di Cristina Alletto e Cristina Patti, appunto) svelerà al pubblico.

L'INAUGURAZIONE. La mostra sarà inaugurata venerdì 1 aprile, alle 21.30, presso il Caffè Tra Le Righe/SpazioOff di San Severo in Via De Cesare, 13. Durante la serata il pubblico potrà ammirare la performance di danza contemporanea della ballerina foggiana Ada Santamaria.

CRISTINA ALLETTO. Cristina Alletto nasce ad Agrigento, classe ‘74. Laureata in giurisprudenza, è sempre stata attratta dall’arte ed ha iniziato a dipingere da autodidatta in maniera del tutto naturale e istintiva. Ha approfondito la conoscenza artistica dei grandi maestri, studiando i loro lavori e visitando gallerie e musei italiani e stranieri. Nel corso del suo percorso creativo ha sperimentato un linguaggio espressivo eterogeneo. Ha esordito come astrattista attraverso l’uso di tinte forti e vivide come mezzo per manifestare le proprie emozioni. Le opere sono connotate da un cromatismo acceso dove i colori, a tratti esasperati, sono posti sulla tela con pennellate agitate e materiche, espressione delle contraddizioni dell’animo umano, del nostro essere “screpolati”. Nel 2012 si avvicina alla rappresentazione della figura che diventa protagonista dei suoi dipinti. L’intento è quello di proiettare i corpi al di là della loro stessa fisicità, in una dimensione spirituale che è lo specchio dello stato d’animo dell’artista. Cristina Alletto ha esposto in Italia e all'estero in importanti mostre, ha vinto diversi premi e le sue opere sono pubblicate in prestigiosi volumi e riviste d’arte. La Alletto è stata inoltre selezionata in occasione dell’evento Panorama D’Italia, con Vittorio Sgarbi, per esporre una sua opera al Teatro Politeama di Palermo.

CRISTINA PATTI. Nasce a Palermo nell’82 e attualmente vi risiede. Lavora come decoratrice e insegna discipline pittoriche al liceo artistico paritario Picasso di Palermo. Negli anni dell'Accademia ha sviluppato il suo stile artistico. L'arte figurativa l'ha sempre affascinata e con gli anni ha sviluppato una sua personale interpretazione della figura umana. Le sue tele sono trasposizioni dell'animo umano, ella indaga la psiche e il pathos, concetti astratti assumono fattezze umane e femminee: danzano, volteggiano e parlano attraverso il linguaggio del corpo e la scelta sapiente del colore. L'artista ha partecipato a numerose esposizioni e mostre personali sia in Italia che all'estero. Molte delle sue opere si trovano in collezioni private o sono state donate a enti pubblici e privati. Pubblicata su diverse riviste specializzate, Cristina Patti è artista apprezzata dalla critica per il suo personalissimo stile pittorico: l'osservatore sensibile si lascia trasportare dalle pennellate , dalle tinte accese e dalla danza silenziosa ma carica di pathos delle sue donne.

ADA SANTAMARIA. Ada Santamaria, foggiana classe ’77, è istruttrice federale di discipline musicali e si occupa di danza per passione dopo aver iniziato all’età di 20 anni seguendo un corso di hip-hop. Inizia a fare stages in giro per l’Italia con i professionisti del settore e ha fatto parte del gruppo le “Mathos”, in cui ha ballato jazz, contemporaneo, tango, afro, acrobatica, hip-hop. Ha avuto occasione di esibirsi nei teatri, locali e nelle piazze, partecipando a numerosi eventi e spettacoli per approdare alla sua ultima frontiera la danza orientale che insegna oltre ai corsi di fitness in palestra. Tutto quello che è arte assorbe i suoi sensi, ma la danza è sicuramente la forma d’espressione attraverso la quale riesce meglio ad esprimere se stessa e a raccontare il suo vissuto.

di Redazione 


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