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Trentottenne morta all’Ospedale di Cerignola, l’avvocato e la famiglia chiedono l’autopsia

Intanto l'Asl avvia indagine interna


Dopo il decesso della paziente Stefania Fede, 38enne di Stornara, avvenuto presso il Presidio Ospedaliero di Cerignola, la famiglia ha deciso di denunciare l'accaduto.

LA DENUNCIA. Come fa sapere l'avvocato Michele Sodrio, sono state formalizzate "le nomine di tutti i parenti della signora Stefania, i quali chiedono alla Procura di procedere con autopsia. Attendiamo quindi, da un momento all'altro che ci venga notificato l'avviso di nomina del medico-legale incaricato, al quale affiancheremo un nostro medico legale, come consulente delle persone offese. Il fatto appare molto grave, perchè una giovane donna di 38 anni è entrata in ospedale per un malore il 16 ottobre, ci è rimasta ben sei giorni ed è uscita morta il 22. Qualcosa di strano è accaduto, ma non vogliamo giungere a conclusioni affrettate, chiediamo però che sia fatta chiarezza e che siano individuate eventuali responsabilità dei medici, perchè fino a tutt'ora i miei clienti non sanno perchè Stefania è deceduta”.

L'INDAGINE. La donna si era sentita male nel cortile della sua abitazione e trasportata all'ospedale di Cerignola in un primo tempo in attesa di essere trasferita a Foggia. Poi, dopo un apparente miglioramento, l'improvvisa morte. La Direzione Generale della ASL Foggia in una nota esprime piena vicinanza ai familiari per la perdita subita e comunica che è stata avviata una indagine interna per l’accertamento delle attività sanitarie poste in essere dal personale aziendale.

FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA. Da una prima ricostruzione dei fatti, la signora - scrive la ASL - come riferisce la Direzione Medica di Presidio, è stata seguita in Rianimazione, struttura ad alta intensità assistenziale, con diligenza e professionalità. L’azienda sanitaria esprime - infine - massima disponibilità e fiducia nella Magistratura per le indagini di rito e resta in attesa di ulteriori decisioni.


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di Redazione 


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