“Signori si nasce”. Ambientata nell'Italia del boom economico, la commedia è stata scritta dal poeta e drammaturgo Raffaele Lepore, personalità di spicco della cultura foggiana, vincitore di diversi premi letterari nazionali e le cui liriche sono contenute nell'Antologia di poesia dialettale italiana e nell'Antologia dell'Accademia Toscana.
Scomparso nel 1989, Lepore ha lasciato ben undici commedie in dialetto foggiano tra cui appunto, «Signori si nasce», un affresco acuto e coinvolgente di un'epoca raccontata con irresistibile verve comica e grande umanità.
LE OPERE. Queste le commedie “Pèttele e capetone” (in collaborazione con Mario Ricci); “Fogge, aire e ogge”; “U spusalizije”; “Aveva ji accussì”; “E mo’ avaste”; “Servizio di leva”; “Signori si nasce”; “Ospitiamo la zia”; “La sua voce”; “Dumèneche a Seponde”; “Ottant’anni dopo”. Oltre alle repliche nella sua città, “Fogge, aire e ogge” e “U spusalizije” sono state rappresentate anche a Torino nel 1975.
IL 'POETA'. Era conosciuto nel mondo culturale cittadino come il "Poeta" dialettale, e le sue composizioni hanno travalicato anche i confini cittadini, conseguendo premi e riconoscimenti. Sono i costumi, le situazioni, le immagini e i sentimenti che sembravano scomparsi per sempre, che riprendono vita nel suo dialetto poetico. Foggia è ritornata viva nel culto di una lingua a cui il Poeta ha restituito freschezza e colore e che, grazie a lui, è diventato documento di umanità e di cultura che il "progresso" non può uccidere. Raffaele Lepore offre un impareggiabile saggio di poesia dialettale, contaminata da una profonda teatralità e da una vena di delicata malinconia. (Ettore Braglia)
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