Strage braccianti, il premier Conte: "Non c'è dignità in queste morti, incentivare controlli e sicurezza"
"Non si può pensare a lavoro senza che siano assicurate condizioni di sicurezza. E' stato un incidente stradale, ma dietro queste morti c'era un lavoro sfruttato e non c'era dignità. Dobbiamo
fare in modo che questo non accada". Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell'incontro con la stampa a margine del vertice
in Prefettura a Foggia dopo l'incidente in cui sono morti 12
braccianti (e altre quattro vittime si sono registrate sabato). "Sono qui per approfondire", ha spiegato Conte, dopo aver ascoltato una delegazione di lavoratori, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle autorità.
CONTROLLI E INCENTIVI. Ma per il premier non si parte da zero. "C'è una legge da cui partiamo, quella sul caporalato che già esiste. Ma dobbiamo capire perchè non ha prodotto gli effetti sperati. Bisogna integrare e verificare, rafforzando modelli di sicurezza e controllo". Per Conte, infine, "si tratta anche di incentivare gli
imprenditori perché siano portati rinunciare a un pezzo di lucro
per favorire condizioni di lavoro nel rispetto della dignità dei
lavoratori".
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