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Cara Trenitalia ti scrivo: Emiliano scrive ai vertici dell'azienda, tra i temi il treno mattutino Foggia-Roma

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini, hanno inviato oggi una lettera all’Amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, per chiedere un incontro sulla questione dei collegamenti ferroviari tra la Puglia e Roma.

IL TRENO FOGGIA-ROMA. “Riteniamo assolutamente necessario avviare con Trenitalia un confronto che consenta di esaminare tutte le possibili opzioni di incremento dei collegamenti con la capitale – hanno affermato Emiliano e Giannini – per esempio prevedere un nuovo collegamento anche dalla città di Foggia con Roma, tale da garantire l’arrivo del convoglio nella capitale intorno alle 9.30 del mattino, ‘stirando’ la partenza del previsto nuovo treno da Benevento, alla città di Foggia, realizzando l’obiettivo di catturare quell’utenza che oggi ha nel collegamento ferroviario la principale opzione trasportistica per raggiungere la capitale”.

LE RAGIONI DELLA PUGLIA. Secondo Emiliano e Giannini – è scritto nella missiva – “il sistema economico regionale non può prescindere da un’integrazione nel network multimodale europeo del trasporto passeggeri e i processi di infrastrutturazione del sistema ferroviario sono necessariamente lenti e complessi, e nel caso della Puglia, ricadono nelle regioni confinanti (Campania per la linea Napoli-Bari e Molise per l’Adriatica) e quindi non direttamente governabili”. Nonostante questo, finora la Regione ha garantito un approccio di governance multimodale, “visto che – si legge – per la Puglia è impossibile ‘aspettare’ il completamento del potenziamento infrastrutturale per garantire collegamenti rapidi ed efficienti sulle principali relazioni di lunga percorrenza”.

I FONDI IMPEGNATI. La Puglia ha così sostenuto con 100 milioni di euro (inizialmente destinati alla Regione e poi dirottati su questo intervento) l’infrastrutturazione della Bari – Napoli e ha impresso un’accelerazione alla risoluzione del “collo di bottiglia” della Adriatica, con la divisione in due lotti della tratta da raddoppiare di cui uno, Lesina-Ripalta, con il ponte sul Fortore, ricade interamente nella regione in modo da svincolarne la realizzazione dai ritardi accumulati sul versante molisano.

ASCOLTARE GLI ORGANI DI GOVERNO. “In questa ottica – scrivono Emiliano e Giannini – la competitività dell’offerta ferroviaria contribuisce ad irrobustire tutte le opportunità del mercato che dobbiamo saper cogliere, offrendo collegamenti rapidi ed efficaci. In tale logica – concludono – ogni provvedimento o modifica relativa al servizio non può non tenere in considerazione il contesto generale , cogliendo quantomeno l’opportunità di una preventiva valutazione con gli organi di governo del territorio”.

di Michele Gramazio


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