Troia, otto anni e dieci mesi in carcere per un agricoltore: uccise una prostituta
I fatti risalgono al 2014: dopo la lite, l’omicidio
È stato tratto in arresto su ordinanza di carcerazione Michele Mandara, classe '72. L’uomo, agricoltore, nel febbraio del 2014 era stato arrestato per omicidio, detenzione abusiva di armi e occultamento di cadavere, in quanto indiziato della morte di una prostituta di origini ucraine, che venne ritrovata cadavere in un pozzo.
DUE COLPI DI FUCILE E CADAVERE NEL POZZO. Le indagini avevano permesso di appurare come l’uomo, a seguito di un violento litigio nato per un prestito di denaro, avesse ucciso la donna con due colpi di fucile per poi, dopo aver caricato il corpo su un furgoncino, abbandonarlo in un pozzo poco distante, dove poi venne ritrovato su indicazioni dello stesso Mandara, crollato durante l’interrogatorio di fronte alle sue responsabilità. L’uomo, già agli arresti domiciliari, dovrà scontare la pena residua di otto anni e dieci mesi di reclusione.
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