“Suo figlio rischia l’arresto, servono soldi”: si spaccia per avvocato e
tenta la truffa, ma trova i
Carabinieri
Foggia, sventato raggiro a un'anziana donna
“Pronto signora, sono l’avvocato De Michele. Suo figlio è stato coinvolto in un incidente stradale e sta fermo in caserma dai Carabinieri. Era sprovvisto di assicurazione. Sta bene ma servono soldi per evitare l’arresto. Raccolga tutti i soldi che ha e i gioielli che ha in casa.” Così, con la classica telefonata del finto avvocato, era scattata la truffa ai danni di una signora di Foggia. Questa volta, però, ad attendere sotto casa il finto legale incaricato di raccogliere i soldi c’erano i Carabinieri, quelli veri. È stato arrestato così uno specialista dei raggiri ai danni di persone anziane: è Gennaro Trematerra, classe ‘66, risultato già destinatario di un ordine di cattura per reati analoghi.
LE TRUFFE. I Carabinieri della Compagnia di Foggia, alla luce delle segnalazioni di tentate truffe fatte negli ultimi giorni al 112 da alcuni cittadini, hanno predisposto un servizio in borghese e nel transitare in zona Viale Michelangelo hanno notato un uomo distinto aggirarsi in maniera sospetta all’ingresso di un palazzo. Durante il controllo, l’uomo è apparso molto agitato, dichiarando di essere di Napoli ma fornendo un documento d’identità successivamente risultato falso.
AL SESTO PIANO. Affiancato dai carabinieri, l’uomo ha ricevuto una telefonata e una indicazione dell’interlocutore: “Vai al sesto piano”. I militari hanno immediatamente intuito il motivo di quella telefonata e recandosi al sesto piano della palazzina hanno contattato l’inquilina dell’appartamento. Alla loro vista, la donna li ha accolti dicendo: “Ah siete voi eccovi i soldi ho preparato tutto”. Sul tavolo in cucina erano stati predisposti soldi e gioielli che l’anziana donna aveva raccolto in casa. Dopo averla tranquillizzata e averle spiegato il raggiro, la donna è stata invitata a formalizzare la denuncia per la truffa subita.
LE SEGNALAZIONI. Trematerra ora dovrà rispondere di tentata truffa aggravata, false dichiarazioni sull’identità a pubblico ufficiale e possesso di documento falso. L’occasione è propizia per ribadire il consiglio di non fidarsi di persone sconosciute, anche se si presentano come appartenenti alle forze dell’ordine, che chiedono denaro o altri beni. Si chiarisce, inoltre, che non è richiesto alcun pagamento per arresti o fermi per nessun motivo e in caso di dubbio è necessario contattare il 112 per segnalare gli episodi sospetti (GUARDA LO SPOT - TUTORIAL CONTRO LE TRUFFE).
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