Vertenza Promodaunia, trovato l'accordo: salvi i 29 lavoratori e i servizi
dei musei
È stato siglato nel tardo pomeriggio di ieri, 21 febbraio, presso la Prefettura di Foggia, l’accordo che chiude definitivamente la vertenza dei 29 lavoratori di Promodaunia, società partecipata della Provincia di Foggia, che fino a ottobre dello scorso anno ha garantito il funzionamento dei tre musei ex provinciali del territorio, di storia naturale e interattivo delle scienze, attualmente parte integrante del Polo Bibliomuseale di Foggia gestito dalla Regione Puglia.
L'ACCORDO. La soluzione della decennale situazione di incertezza dei lavoratori coinvolti è stata possibile grazie alla Regione Puglia, che ha previsto un’ apposita quota nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018 al fine di garantire la continuità dei servizi forniti in precedenza da Promodaunia.
Il mandato dato dalla Regione al Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura (TPP)- per un’indagine conoscitiva delle società partecipate delle Province , con i requisiti per svolgere attività connesse alla valorizzazione e alla gestione dei beni culturali, ha portato all’individuazione della società Santa Teresa Spa, a totale partecipazione della Provincia di Brindisi.
TRA CONTINUITA' E LAVORO. Grazie a un accordo tra TPP e Santa Teresa, quest’ultima - spiegano dalla Regione Puglia - garantirà la continuità dei servizi relativi ai musei ex provinciali, assumendo in toto i lavoratori precedentemente impiegati, grazie al rispetto della clausola sociale di salvaguardia prevista dall’art. 50 del D. Lgs. 50/2016.
La soluzione individuata garantisce perciò la piena funzionalità del neonato Polo Bibliomuseale di Foggia che, accanto ai servizi a regime della Biblioteca La Magna Capitana e della Galleria d’arte moderna e contemporanea, potrà riprendere le attività dei suoi musei; ma soprattutto - concludono dalla Regione - garantisce una prospettiva lavorativa seria e dignitosa a 29 lavoratori che per oltre un decennio hanno reso vivi e operativi questi importanti luoghi della cultura.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.