Lidi, ordinanze e progetti: Vieste si scopre sempre più animal friendly
Anche per la stagione 2018 Vieste si conferma tra le città d’Italia più attente al benessere animale e all’ospitalità di turisti con animali. Vista la grande affluenza, i lidi Animal friendly sono passati da 50 a 57.
L’ORDINANZA. Il sindaco Giuseppe Nobiletti ha emesso una ordinanza per permettere la balneazione animale nello specchio antistante i lidi animal friendly, nelle fasce orarie 13,00-15,00 e 19,00 fino alla 9,30 del giorno successivo. E’ di qualche settimana fa anche l’ordinanza per la tutela dei pony che vieta l’ utilizzo di questi per le passeggiate in città. L’Ass. alla Cultura e alle Politiche Sociali Graziamaria Starace, insieme all’Ass. al Turismo Rossella Falcone e all’Ass ai Lavori Pubblici Mariella Pecorelli hanno voluto che gli itinerari culturali della città di Vieste fossero accessibili anche a chi ha con sé un 4 zampe.
IL PROGETTO. Ma gli animali a Vieste sono anche preziosi alleati della sicurezza in mare grazie al progetto della SCISAR-delegazione Puglia Nord che vede in prima linea sulle spiagge i cani bagnini. Il Motoclub Gargano ha inoltre ideato il progetto “SOS bambini e animali” per ritrovare bimbi e animali smarriti in spiaggia attraverso una chat di Whatsapp in cui ci sono Forze dell’ordine, bagnini di tutti i lidi e volontari della Lega del Cane. Grande soddisfazione per tutte queste iniziative da parte dei volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Vieste che da anni si adoperano sul territorio affinché gli animali possano avere maggiori diritti visto che oramai fanno parte della famiglia e i dati parlano di 60 milioni di animali presenti nelle famiglie italiane.
CITTA’ ANIMAL FRIENDLY. “Oggi - spiega Nicoletta Pagano, presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane Vieste - non accettare animali è una scelta sbagliata anche sotto l’aspetto imprenditoriale, dal momento che anche chi non ne ha è molto sensibile alla causa, ma per poter diventare città animal friendly è fondamentale combattere prima il randagismo. Noi col progetto Zero cani in canile ci siamo riusciti e oggi raccogliamo i frutti di anni di lavoro che hanno visto la collaborazione di tutte le parti in causa: amministratori, ASL col dott. Bartolo Baldi, imprenditori, associazioni e cittadini. Ciò che ci è rimasto da debellare e dopo l’estate, già d’accordo con l’Assessore al benessere Animale Vincenzo Ascoli, faremo, è il vagantismo (ovvero i cani di proprietà senza microchip, spesso di aree rurali, che circolano liberamente sembrando randagi) e gli abbandoni di cuccioli di proprietà. Questo fenomeno ancora sussiste ma a breve partiranno controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole. Per il prossimo anno tante novità e la nascita di un Club di prodotto Animal Friendly”.
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