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  • Pubblicata il: 27/08/2013 12:24:02

“C'avete rovinato la festa”. Denunciati per furto, se la prendono con gli agenti

Il ricavato? Serviva per portare le fidanzate alla festa

L'occasione fa l'uomo ladro, si dice. E la motivazione, in questo caso, lo rende unico. Perché quello che sarebbe potuto essere un semplice furto di rame e materiale edile, si è trasformato in una sorta di caso, a causa proprio della motivazione addotta dai due ventenni di Manfredonia, sorpresi la scorsa notte mentre rubavano materiale vario all'interno di un cantiere. Alle forze dell'ordine infatti, una volta acciuffati, hanno così risposto: “C'avete rovinato la festa”. 
 
APPUNTAMENTO ALLE GIOSTRE. Avevano perpetrato il furto con l'unico scopo di procurarsi i soldi utili per accompagnare le rispettive fidanzatine alle giostre, in occasione dell’imminente festa patronale. Questo il movente dei due ventenni (entrambi pregiudicati) sorpresi, la notte scorsa, dal personale dipendente della Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria, a consumare un furto di materiale vario, servendosi di una Fiat Punto bianca opportunamente occultata dietro le siepi della vicina piazza G. Verdi. L'autovettura, pertanto, di proprietà del padre di uno dei due malfattori, era stata sottratta all'insaputa della famiglia, proprio per prendere parte al furto in questione. Dopo un iniziale tentativo di attribuire a terzi il furto dell'autovettura di famiglia, uno dei due ventenni, davanti alla presenza del proprio genitore e degli agenti, incalzato dalle domande, ha alla fine ammesso ogni responsabilità. A dare il là all'intervento degli agenti, va sottolineato, è stata una segnalazione anonima al 113.
 
FURTO E SIMULAZIONE DI REATO. Ad incastrare anche il complice è stato un sms ricevuto dal giovane sipontino, nel frattempo condotto presso il Commissariato, nel quale si leggeva di tenerlo informato  sugli sviluppi e di “non fare nomi”. Accertamenti presso il gestore telefonico permettevano poi di assodare le complete generalità del secondo giovane pregiudicato locale. A chiudere il cerchio infine, è stato il proprietario dell'azienda edile locale, il quale giunto in Commissariato per denunciare l'avvenuto furto, riconosceva tutto il materiale sequestrato ai due giovani malfattori e se ne riappropriava. Alla luce di quanto accertato, entrambi i giovani venivano segnalati per il furto aggravato in concorso, uno dei due anche per simulazione di reato (per la falsa  denuncia orale del furto del veicolo mai avvenuto) e per guida senza patente. Quest'ultimo infatti, per sua stessa ammissione, avrebbe condotto personalmente l'auto di famiglia sul luogo, pur senza aver mai conseguito la patente di guida.
L'occasione fa l'uomo ladro, si dice. E la motivazione, in questo caso, lo rende unico. Perché quello che sarebbe potuto essere un semplice furto di rame e materiale edile, si è trasformato in una sorta di caso, a causa proprio della motivazione addotta dai due ventenni di Manfredonia, sorpresi la scorsa notte mentre rubavano materiale vario all'interno di un cantiere. Alle forze dell'ordine infatti, una volta acciuffati, hanno così risposto: “C'avete rovinato la festa”. 
APPUNTAMENTO ALLE GIOSTRE. Avevano perpetrato il furto con l'unico scopo di procurarsi i soldi utili per accompagnare le rispettive fidanzatine alle giostre, in occasione dell’imminente festa patronale. Questo il movente dei due ventenni (entrambi pregiudicati) sorpresi, la notte scorsa, dal personale dipendente della Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria, a consumare un furto di materiale vario, servendosi di una Fiat Punto bianca opportunamente occultata dietro le siepi della vicina piazza G. Verdi. L'autovettura, pertanto, di proprietà del padre di uno dei due malfattori, era stata sottratta all'insaputa della famiglia, proprio per prendere parte al furto in questione. Dopo un iniziale tentativo di attribuire a terzi il furto dell'autovettura di famiglia, uno dei due ventenni, davanti alla presenza del proprio genitore e degli agenti, incalzato dalle domande, ha alla fine ammesso ogni responsabilità. A dare il là all'intervento degli agenti, va sottolineato, è stata una segnalazione anonima al 113.
FURTO E SIMULAZIONE DI REATO. Ad incastrare anche il complice è stato un sms ricevuto dal giovane sipontino, nel frattempo condotto presso il Commissariato, nel quale si leggeva di tenerlo informato  sugli sviluppi e di “non fare nomi”. Accertamenti presso il gestore telefonico permettevano poi di assodare le complete generalità del secondo giovane pregiudicato locale. A chiudere il cerchio infine, è stato il proprietario dell'azienda edile locale, il quale giunto in Commissariato per denunciare l'avvenuto furto, riconosceva tutto il materiale sequestrato ai due giovani malfattori e se ne riappropriava. Alla luce di quanto accertato, entrambi i giovani venivano segnalati per il furto aggravato in concorso, uno dei due anche per simulazione di reato (per la falsa  denuncia orale del furto del veicolo mai avvenuto) e per guida senza patente. Quest'ultimo infatti, per sua stessa ammissione, avrebbe condotto personalmente l'auto di famiglia sul luogo, pur senza aver mai conseguito la patente di guida.

di Redazione