“Chiara ha combattuto tutta la vita per guadagnarsi il diritto alla povertà”. Dal Liceo V. Lanza di Foggia, questa mattina, una delle autrici più importanti (e popolari) d'Italia, Dacia Maraini, ha parlato della sua Chiara, Santa e disobbediente. Il tour foggiano continua alle ore 17 alla Ubik, per un firma-copie e conversazione con i lettori, e alla Fondazione Banca del Monte-Siniscalco Ceci, alle ore 18, per una nuova presentazione del suo ultimo libro.
LE DONNE HANNO SEMPRE PARLATO. “La cosa importante è che le donne, nella storia, hanno sempre parlato. Ma non potevano e, per questo, sono state messe a tacere, più volte”. “Chiara d'Assisi – elogio della disobbedienza”, edito da Rizzoli, è il nuovissimo romanzo di Dacia Maraini: più che una semplice biografia, una vera e propria riflessione sul ruolo della donna nella Chiesa, come si vede anche dalla dichiarazione di cui sopra, realizzato da una scrittrice laica dalla grande sensibilità artistica. Durante l'appuntamento “Extravagante” di questa mattina, dall'Aula Magna del Liceo Lanza, la Maraini ha raccontato la genesi del suo lavoro editoriale, sollevando anche interessanti interrogativi sulla secolare misoginia ecclesiastica e patristica, provando, attraverso la sua Chiara, a risollevare e a ridestare il grande apporto dato alla causa cristiana da parte delle donne.
LE DOMANDE LE FA LA MARAINI. “Credo negli esempi, non nelle prediche – ha affermato l'autrice – e ho scoperto, grazie a Chiara, un mondo femminile chiuso, represso nei secoli, addirittura occultato, che è invece straordinario, esattamente l'opposto di quanto scritto e detto in un passato che ha visto la donna sempre minoritaria rispetto all'uomo”. In tal senso, interessante anche il dialogo con Don Bruno D'Emilio, chiamato a prendere parte, insieme con la docente Mariolina Cicerale, alla conversazione con la Maraini, la quale non ha mancato di porre anche lei delle questioni sul banco: “Perché non si parla mai della martire cristiana Lidia Perpetua, mandata nella fossa dei leoni da Settimio Severo e autrice di un diario tra i più belli di sempre? Perché anche la Madonna come 'figura che allatta', così femminile, è scomparsa dall'iconografia ufficiale della Chiesa? E ancora, perché, ad esempio, ancora oggi, le donne non possono partecipare all'elezione papale?”. E su quest'ultima domanda, non senza la sua consueta ironia, la scrittrice ha tenuto a precisare che ben presto chiederà conto a Papa Francesco – “considerata la sua grande apertura dimostrata in questi mesi”.
“Chiara ha combattuto tutta la vita per guadagnarsi il diritto alla povertà”. Dal Liceo V. Lanza di Foggia, questa mattina, una delle autrici più importanti (e popolari) d'Italia, Dacia Maraini, ha parlato della sua Chiara, Santa e disobbediente. Il tour foggiano continua alle ore 17 alla Ubik, per un firma-copie e conversazione con i lettori, e alla Fondazione Banca del Monte-Siniscalco Ceci, alle ore 18, per una nuova presentazione del suo ultimo libro.
LE DONNE HANNO SEMPRE PARLATO. “La cosa importante è che le donne, nella storia, hanno sempre parlato. Ma non potevano e, per questo, sono state messe a tacere, più volte”. “Chiara d'Assisi – elogio della disobbedienza”, edito da Rizzoli, è il nuovissimo romanzo di Dacia Maraini: più che una semplice biografia, una vera e propria riflessione sul ruolo della donna nella Chiesa, come si vede anche dalla dichiarazione di cui sopra, realizzato da una scrittrice laica dalla grande sensibilità artistica. Durante l'appuntamento “Extravagante” di questa mattina, dall'Aula Magna del Liceo Lanza, la Maraini ha raccontato la genesi del suo lavoro editoriale, sollevando anche interessanti interrogativi sulla secolare misoginia ecclesiastica e patristica, provando, attraverso la sua Chiara, a risollevare e a ridestare il grande apporto dato alla causa cristiana da parte delle donne.
LE DOMANDE LE FA LA MARAINI. “Credo negli esempi, non nelle prediche – ha affermato l'autrice – e ho scoperto, grazie a Chiara, un mondo femminile chiuso, represso nei secoli, addirittura occultato, che è invece straordinario, esattamente l'opposto di quanto scritto e detto in un passato che ha visto la donna sempre minoritaria rispetto all'uomo”. In tal senso, interessante anche il dialogo con Don Bruno D'Emilio, chiamato a prendere parte, insieme con la docente Mariolina Cicerale, alla conversazione con la Maraini, la quale non ha mancato di porre anche lei delle questioni sul banco: “Perché non si parla mai della martire cristiana Lidia Perpetua, mandata nella fossa dei leoni da Settimio Severo e autrice di un diario tra i più belli di sempre? Perché anche la Madonna come 'figura che allatta', così femminile, è scomparsa dall'iconografia ufficiale della Chiesa? E ancora, perché, ad esempio, ancora oggi, le donne non possono partecipare all'elezione papale?”. E su quest'ultima domanda, non senza la sua consueta ironia, la scrittrice ha tenuto a precisare che ben presto chiederà conto a Papa Francesco – “considerata la sua grande apertura dimostrata in questi mesi”.