‘La nostra vita: la storia di Dio’. E’ il titolo del nuovo libro di don Tonino Intiso che sarà presentato a Foggia lunedì 10 giugno, dalla Fondazione Banca del Monte, alle 18.30, nella Sala 'Rosa Del Vento' della sede di Via Arpi 152. L´evento, organizzato dalla Associazione Culturale 'Oratorio San Filippo Neri' di Foggia, costituisce la prima presentazione ufficiale del volume nel capoluogo. La serata sarà articolata in un´intervista di Savino Russo all´autore e negli interventi di quanti vorranno portare la loro testimonianza sulla vita e l´impegno pastorale di Don Tonino.
IL LIBRO Il libro raccoglie e racconta - anche attraverso un ricco corredo fotografico - le diverse tappe della vita di don Tonino, che nacque a Troia nel 1937, terzo di sei figli, dal papà Michele e dalla mamma, Bianca Lombardi. Filo rosso delle diverse stagioni raccontate nel volume sono le diverse famiglie cui il sacerdote ha appartenuto ed appartiene: da quella di origine, a quella della parrocchia Mediatrice, a Troia, dove fu battezzato. Quindi quella scolastica, quella comboniana, quella militare, quella presbiteriale composta dai confratelli sacerdoti e quella gerarchica dei Vescovi e dei Papi. Tante famiglia, ma quella con la quale don Tonino ha convissuto più a lungo ed è stato più profondamente e indissolubilmente legato è la Famiglia dei Poveri, degli ultimi, che hanno costantemente incrociato la sua strada.
LA FAMIGLIA DEI POVERI ‘La nostra vita: la storia di Dio’, quindi, racconta dei tantissimi poveri che hanno accompagnato il viaggio di don Tonino perché, come scrive nel libro, "Cristo ci evangelizza in essi e con essi". È la stesso autore a ricordarli: "Nella vita comboniana, la ‘negritudine’ e i lebbrosi; come direttore della Caritas, gli zingari, gli extracomunitari e tutti i poveri di casa nostra; come detenuto (quando si nel carcere di Rebibbia, coinvolto in una vicenda giudiziaria dalla quale è stato poi prosciolto.), i carcerati; come Cappellano dell'ex ospedale psichiatrico, i pazzi; come direttore della pastorale della sanità, i malati; come parroco di San Salvatore e promotore della scuola ‘La Casetta’ e Shalom, i bambini". Il libro, dunque, è molto ricco di riflessioni, preghiere, testimonianze accomunate dall'idea forte che sta all'origine del titolo: "Nel tempo del nostro pellegrinaggio su questa terra, i rischi sono all'ordine dei giorno nell'attraversare il deserto - scrive don Tonino Intiso -, pur seguendo colui che non ci fa mancare la manna, ed allora non ci resta che affidare a Lui le motivazioni profonde nel fare memoria delle sue opere, nella nostra storia personale e in quella di tutti gli uomini, attraverso il curriculum vitae, superando ogni dubbio o perplessità. Io ci credo e quindi credo che la mia vita è stata un dono della sua Volontà d'Amore, vuol dire che non posso non cercare il mio posto per rendere storia il suo progetto".