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  • Pubblicata il: 09/03/2013 17:10:00

‘La nostra vita: la storia di Dio’, il nuovo libro di don Tonino Intiso

Lunedì 11 marzo la presentazione a Troia

‘La nostra vita: la storia di Dio’. E’ il titolo del nuovo libro di don Tonino Intiso che sarà presentato a Troia, lunedì 11 marzo, alle ore 18.30 nel Cine Teatro ‘Pidocchietto’. L'evento è organizzato dal Centro culturale ‘San Filippo Neri’ di Foggia, con il patrocinio del Comune di Troia. All'incontro interverranno l'autore, il sindaco di Troia, Edoardo Beccia, e compagni di viaggio del sacerdote, che hanno condiviso con lui tratti più o meno lunghi del suo cammino. La scelta della cittadina del rosone come tappa d'inizio del tour di presentazioni del volume, infatti, non è casuale, perché all'ombra del duomo romanico è nato don Tonino, 75 anni or sono.

IL LIBRO Il libro raccoglie e racconta - anche attraverso un ricco corredo fotografico - le diverse tappe della vita di don Tonino, che nacque a Troia nel 1937, terzo di sei figli, dal papà Michele e dalla mamma, Bianca Lombardi. Filo rosso delle diverse stagioni raccontate nel volume sono le diverse famiglie cui il sacerdote ha appartenuto ed appartiene: da quella di origine, a quella della parrocchia Mediatrice, a Troia, dove fu battezzato. Quindi quella scolastica, quella comboniana, quella militare, quella presbiteriale composta dai confratelli sacerdoti e quella gerarchica dei Vescovi e dei Papi. Tante famiglia, ma quella con la quale don Tonino ha convissuto più a lungo ed è stato più profondamente e indissolubilmente legato è la Famiglia dei Poveri, degli ultimi, che hanno costantemente incrociato la sua strada.

 

LA FAMIGLIA DEI POVERI ‘La nostra vita: la storia di Dio’, quindi, racconta dei tantissimi poveri che hanno accompagnato il viaggio di don Tonino perché, come scrive nel libro, "Cristo ci evangelizza in essi e con essi". È la stesso autore a ricordarli: "Nella vita comboniana, la ‘negritudine’ e i lebbrosi; come direttore della Caritas, gli zingari, gli extracomunitari e tutti i poveri di casa nostra; come detenuto (quando si nel carcere di Rebibbia, coinvolto in una vicenda giudiziaria dalla quale è stato poi prosciolto.), i carcerati; come Cappellano dell'ex ospedale psichiatrico, i pazzi; come direttore della pastorale della sanità, i malati; come parroco di San Salvatore e promotore della scuola ‘La Casetta’ e Shalom, i bambini". Il libro, dunque, è molto ricco di riflessioni, preghiere, testimonianze accomunate dall'idea forte che sta all'origine del titolo: "Nel tempo del nostro pellegrinaggio su questa terra, i rischi sono all'ordine dei giorno nell'attraversare il deserto  - scrive don Tonino Intiso -, pur seguendo colui che non ci fa mancare la manna,  ed allora non ci resta che affidare a Lui le motivazioni profonde nel fare memoria delle sue opere, nella nostra storia personale e in quella di tutti gli uomini, attraverso il curriculum vitae, superando ogni dubbio o perplessità. Io ci credo e quindi credo che la mia vita è stata un dono della sua Volontà d'Amore, vuol dire che non posso non cercare il mio posto per rendere storia il suo progetto".

di Redazione