“La modernizzazione della ‘Società' fa entrare di diritto la mafia foggiana in quella che solitamente viene definita la mafia degli affari. Non è un caso che al di là dei vari reati che sono indispensabili per poter finanziare gli affari della mala, quello che emerge è questa infiltrazione costante nel mondo dell'imprenditoria”. Le parole di Elisabetta Pugliese furono chiare. Parole pronunciate lo scorso mese di luglio, dopo che la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ed i carabinieri del Ros effettuato un duro colpo ai vertici della ‘società foggiana' nell’ambito dell’operazione ‘Corona’. Estorsioni, sì. Ma anche “un'altra forma sottile che è quella delle assunzioni imposte ad alcune delle vittime. Un vero e proprio assoggettamento dell'imprenditoria alla mafia”. Insomma, la criminalità organizzata è sempre più infiltrata nel tessuto economico e sociale della provincia di Foggia. Per questo, per il Coordinamento provinciale di Libera non ci sono dubbi: la Capitanata è stritolata dalla mafia.
LA CAMPAGNA Ed allora, Libera prova a scuotere il territorio, i cittadini, i foggiani. E lo fa, attraverso una campagna ed una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di invitare la Capitanata a non arrendersi. A reagire. Non a caso, la campagna di sensibilizzazione promossa dall’associazione in occasione della presentazione del libro ‘La mafia sociale’ scritto da Domenico Seccia, Procuratore Capo della Repubblica di Lucera, è chiara: “Non arrenderti! Reagisci! L’iniziativa è rivolta a tutti. “Anche se il lavoro da fare è tanto, Foggia può ancora reagire, ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Chiediamo quindi a tutti i cittadini di opporsi all’illegalità, di evitare comportamenti compiacenti e di denunciare, di fare il proprio dovere e di costruire la legalità nel proprio ambito professionale e personale”.
CITTADINANZA CONSAPEVOLE Per Libera non ci sono alternative: c’è bisogno di costruire una cittadinanza consapevole. “La nostra città ha bisogno di una scossa, di un nuovo slancio per superare le tante emergenze e lo stato di rassegnazione che stanno caratterizzando gli ultimi anni della vita cittadina”. La parola rassegnazione, dunque, come vocabolo da eliminare, cancellare. Il primo passo per “combattere l'indifferenza, l'ignoranza o, peggio, la complicità che spesso sono state terreno ideale dell'espansione della criminalità”. Perché come è scritto nel volantino che invita a ‘reagire', non ci si può limitare solo “alla sterile condanna della violenza che ultimamente sta colpendo la città: anche quando la mafia non spara, non dobbiamo abbassare la guardia contro questo sistema criminale che fa di Foggia e provincia una delle terre con maggiori infiltrazioni mafiose”.
LE LOCANDINE Per rendere più forte il messaggio della campagna, quindi, sono state realizzate delle locandine che, se i commercianti risponderanno all’appello, saranno affisse in tutti i negozi della città. Ed il coinvolgimento sarà chiesto anche mentre alle associazioni di volontariato, affinché aderiscano e sposino le finalità dell’iniziativa. L’impegno di Libera sarà sempre quello di “affiancare chi ancora crede che una Foggia diversa sia possibile, che la città possa tornare a fiorire e a liberarsi dal giogo mafioso che la opprime”.