Erano tutti curiosi di scoprire cosa nascondesse tra le sue mura e, soprattutto, cosa fosse in grado di offrire. I battenti del neonato Cineporto si sono aperti alla città di Foggia per raccogliere un numero inaspettato di spettatori, nonché di cariche istituzionali e addetti stampa. “Un luogo che è nato da un’idea su cui investire, proprio come accade per un film”, ha spiegato il presidente di Apulia Film Commission, Antonella Gaeta di fronte a una platea in cui figuravano personalità di spicco
VOLERE È POTERE. L’arcano è stato presto svelato dal Presidente insieme a Silvio Maselli, Billa Consiglio e Silvia Godelli, i relatori di questo incontro. “Una scommessa che cammina sulle gambe di chi la vuole intraprendere, di chi la vuole giocare. Non ci sarà possibilità di sviluppo per questo Cineporto se non ci crederete voi operatori di Capitanata”. Dalle parole del direttore dell’Apulia Film Commission trapelano tutta l’emozione e l’impegno profusi per questa neo creatura, come d'altronde lo è la Fondazione stessa, nata solo nel 2007. Da allora è stata percorsa molta strada fino ad arrivare a questa terza tappa con un terzo Cineporto per la regione Puglia, caso unico in Italia, come ha specificato il Presidente della Regione Nichi Vendola nel suo videomessaggio rivolto alla città. Non si tratta di un lavoro unilaterale della Fondazione, che dovrà innanzitutto incentivare le produzioni audiovisive attraverso l’erogazione di fondi e servizi gratuiti, ma di un progetto che richiede al territorio di essere in grado di mettere in luce se stesso e le sue potenzialità, la propria energia e la propria voglia di essere in modo da poter animare questo spazio.
LA STRUTTURA. L’ambiente, che in origine altro non era che uno studio televisivo, è stato ripensato da un giovane gruppo, Eco Puglia, nato come spin off di un progetto regionale di designers e architetti che si sono serviti di materiali di risulta: non c’è oggetto in questo Cineporto che sia stato acquistato. Il risultato è questa struttura polivalente di 3000 mq, dotata di uno studio televisivo di 400 mq, sala regia, 4 sale montaggio, 2 stanze insonorizzate, aule per laboratori e attività didattiche attrezzate, camerino, sala per servizio accoglienza con postazione check-point, cineforum con maxi schermo e platea con 80 posti, deposito scenografie e attrezzature e un ampio piazzale esterno, utilizzabile anche come parcheggio per cinemobili. Al suo interno ospita anche una ricca galleria di arte contemporanea e una singolare esposizione di personal che hanno caratterizzato il panorama informatico degli ultimi 25 anni. Il nuovo Cineporto dovrà accogliere produzioni audiovisive, casting, incontri preparativi, riprese e, a differenza degli altri due, nasce con la peculiarità di essere anche teatro di posa. In particolare, si contraddistingue per la disponibilità di laboratori didattici, allestiti con attrezzature informatiche e arredi adatti a varie metodologie di attività formative e professionali, soprattutto nell’ambito della comunicazione, e-learning e new media.
ENERGIE & SINERGIE. Oggi questo “container culturale” insieme al Cineporto ospita la sede operativa di Promodaunia, l’agenzia consortile che si occupa di sostenere la crescita e l’attrattività territoriale di Capitanata, e che ha proposto all’Apulia Film Commission di credere nelle potenzialità di un percorso comune al termine del quale realizzare un luogo come questo. Apulia Film Commission ha investito 200.000 euro con l’accordo che prevede la costituzione di un organo consultivo paritetico assieme all’Università degli Studi di Foggia, un comitato tecnico-scientifico cui riportare idee e proposte che provengano dal territorio, rappresentato da Giuliano Volpe e da Geppe Inserra. Una casa comune, più un contenitore culturale, come l’ha definito Billa Consiglio, Presidente di Promodaunia, dove vivere fianco a fianco, lavorare, progettare un futuro migliore per la nostra Provincia.