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  • Pubblicata il: 22/09/2012 00:03:00

Arpinova, i bambini nomadi senza scuola. Il Comune non garantisce il trasporto

La denuncia dell’Opera Nomadi: "Atto gravissimo"

“La scuola è iniziata già da due settimane ma non per i circa ottanta bambini e ragazzi e del campo nomadi di Arpinova”. Il motivo? Il Comune di Foggia, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, ha lasciato a piedi i piccoli che non possono fare più affidamento sul pulmino che fino allo scorso mese di giugno li accompagnava a scuola. Almeno fino a quando non si conoscerà il nome dell’associazione o della cooperativa che vincerà il bando che designerà il nuovo gestore del servizio di trasporto. La denuncia arriva direttamente da Antonio Vannella, presidente dell’Opera Nomadi, che evidenzia: “Scaduta nello scorso giugno la convenzione per la gestione del campo nomadi e il servizio di trasporto degli alunni  con l’Opera Nomadi, l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Foggia non ha ancora provveduto al ripristino del servizio”.

IL BANDO A SCUOLA INIZIATA - E la cosa che sorprende è che nessuno al Comune abbia pensato di pubblicare il Bando già nel mese di agosto, in modo da consentire ai bambini di non entrare in classe con quasi tre settimane di ritardo. Una sorta di emarginazione e allontanamento dai banchi di scuola ‘legalizzato’. Vannella, dunque, prova a spiegare la vicenda: “La gestione del campo nomadi e del servizio di trasporto per i bambini ed i ragazzi verso le scuole è affidata ad un bando che prevede la presentazione di un progetto, da parte di organizzazioni o di associazioni, entro il prossimo 24 settembre con inizio del servizio il prossimo 1 ottobre. Un ritardo incomprensibile – evidenzia - pensando ai gravi disagi a cui sono esposti gli ottanta studenti Rom che dall’inizio dell’anno scolastico ancora si vedono impossibilitati a raggiungere le scuole per le lezioni. Si tratta di bambini e ragazzi che frequentano, o dovrebbero frequentare la scuola materna, le elementari e le medie. Alunni che in assenza del servizio di trasporto, negli ultimi quattro anni garantito dell’Opera Nomadi, si vedono impossibilitati a raggiungere i plessi scolastici di Santa Chiara, Pascoli, Gabelli, Altamura, Foscolo, Dante Alighieri”.

ATTO GRAVISSIMO - Per il presidente dell’Opera Nomadi, quindi, non ci sono dubbi: quelle a cui vanno incontro gli alunni del campo nomadi sono delle “assenze forzate che certamente non favoriranno una facile integrazione nelle classi di appartenenza a oltre due settimane dall’inizio delle lezioni.  La scuola è e resta un diritto per tutti e forse soprattutto per i meno ambienti che in definitiva chiedono soltanto di poter raggiungere la scuola. Negare la scuola ai bambini Rom – conclude Vannella - anche se per un paio di settimane, anche se solo per cavilli burocratici, è atto gravissimo che non trova alcuna giustificazione. Se poi a perpetrarla è un Assessorato ai Servizi Sociali….”. E le parole di Vannela trovano conferma in quanto ha dichiarato pochi giorni fa Nils Muinieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa: “Le politiche di segregazione nei campi e degli sgomberi forzati devono essere interrotte in modo definitivo”.

di Redazione