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  • Pubblicata il: 22/10/2012 18:02:03

"Biofrugar", il nuovo progetto per il Frutto del Gargano

L'Ente Parco Gargano concorre al bando regionale

A pochi mesi dall’inaugurazione della Banca del germoplasma e del vivaio autoctono di Borgo Celano, prosegue la mission del Parco Nazionale del Gargano nella tutela e valorizzazione del patrimonio agricolo ed ambientale.
 
BIOFRUGAR. L'ente di tutela e valorizzazione dell'area garganica protetta ha presentato nei giorni scorsi il progetto "Biofrugar  - Biodiversità dei frutteti del Gargano" che mira al recupero, risanamento, caratterizzazione, conservazione e valorizzazione dei frutti ‘antichi’ del Promontorio.
 
IL BANDO. Sarà del valore di 1,5 milione di euro il progetto con cui il Parco Nazionale del Gargano sta concorrendo al bando regionale " Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale - Psr Asse II - misura 214”, forte della partnership del Dipartimento di Scienze agrarie degli alimenti e dell'ambiente dell’Università di Foggia ed al Consorzio di bonifica montana del Gargano. 
Assieme svolgeranno azioni mirate a salvaguardare la biodiversità e garantire la sopravvivenza di tutte le specie arboree da frutto autoctone, promuovere e incoraggiare lo sviluppo agricolo sostenibile, attraverso un approccio integrato all'analisi, alla salvaguardia, alla conservazione e alla valorizzazione, anche nella filiera commerciale, delle principali specie frutticole diffuse sul territorio garganico.
 
IL VALORE SCIENTIFICO E LA RETE DELLA BIODIVERSITA'. Il progetto, infatti, oltre ad un’eccellente valore scientifico, mira anche alla ricerca di mercato sulle potenzialità dei frutti tipici locali, alle procedure di certificazione del  Frutto del Gargano e degli adempimenti connessi (marchio, organismo di controllo e certificazione), funzioni a cui lo stesso Parco Nazionale Gargano intenderebbe adempiere in prima persona.
Infine, tra gli obiettivi di “Biofrugar”, è contemplata la formazione di una efficiente rete regionale della biodiversità, che possa organicamente interfacciarsi con altre istituzioni internazionali del settore.
 
TIPICITA' E "KNOW-HOW" . “La tipicità - spiega Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano,  -  costituisce un importante strumento per la differenziazione del prodotto e deve riferirsi non solo alle variabili strettamente ambientali ma anche al know-how accumulato nel tempo circa le tecniche di produzione, nonché le tradizioni storiche, culturali e istituzionali specifiche. Il lavoro di caratterizzazione – prosegue Pecorella- dovrà quindi evidenziare come i Frutti del Gargano sono prodotti in un determinato territorio, rendendoli ‘unici’ e non riproducibili con le stesse caratteristiche in altri luoghi."
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A pochi mesi dall’inaugurazione della Banca del germoplasma e del vivaio autoctono di Borgo Celano, prosegue la mission del Parco Nazionale del Gargano nella tutela e valorizzazione del patrimonio agricolo ed ambientale.



BIOFRUGAR. L'ente di tutela e valorizzazione dell'area garganica protetta ha presentato nei giorni scorsi il progetto "Biofrugar  - Biodiversità dei frutteti del Gargano" che mira al recupero, risanamento, caratterizzazione, conservazione e valorizzazione dei frutti ‘antichi’ del Promontorio.
IL BANDO. Sarà del valore di 1,5 milione di euro il progetto con cui il Parco Nazionale del Gargano sta concorrendo al bando regionale " Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale - Psr Asse II - misura 214”, forte della partnership del Dipartimento di Scienze agrarie degli alimenti e dell'ambiente dell’Università di Foggia ed al Consorzio di bonifica montana del Gargano. Assieme svolgeranno azioni mirate a salvaguardare la biodiversità e garantire la sopravvivenza di tutte le specie arboree da frutto autoctone, promuovere e incoraggiare lo sviluppo agricolo sostenibile, attraverso un approccio integrato all'analisi, alla salvaguardia, alla conservazione e alla valorizzazione, anche nella filiera commerciale, delle principali specie frutticole diffuse sul territorio garganico.
IL VALORE SCIENTIFICO E LA RETE DELLA BIODIVERSITA'. Il progetto, infatti, oltre ad un’eccellente valore scientifico, mira anche alla ricerca di mercato sulle potenzialità dei frutti tipici locali, alle procedure di certificazione del  Frutto del Gargano e degli adempimenti connessi (marchio, organismo di controllo e certificazione), funzioni a cui lo stesso Parco Nazionale Gargano intenderebbe adempiere in prima persona.Infine, tra gli obiettivi di “Biofrugar”, è contemplata la formazione di una efficiente rete regionale della biodiversità, che possa organicamente interfacciarsi con altre istituzioni internazionali del settore. 
TIPICITA' E "KNOW-HOW". “La tipicità - spiega Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano,  -  costituisce un importante strumento per la differenziazione del prodotto e deve riferirsi non solo alle variabili strettamente ambientali ma anche al know-how accumulato nel tempo circa le tecniche di produzione, nonché le tradizioni storiche, culturali e istituzionali specifiche. Il lavoro di caratterizzazione – prosegue Pecorella- dovrà quindi evidenziare come i Frutti del Gargano sono prodotti in un determinato territorio, rendendoli ‘unici’ e non riproducibili con le stesse caratteristiche in altri luoghi."

di Redazione