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  • Pubblicata il: 27/01/2014 16:05:02

"Cari Mongelli e Grandaliano, fuori i bilanci dell'Amiu"

A chiederlo, l'opposizione di centrodestra al Comune

"Se davvero l'Amministrazione comunale di Foggia intende acquisire il 30% di AMIU prima dell'avvio vero e proprio della campagna elettorale per le elezioni del 25 e 26 maggio, quando ha intenzione di far conoscere i bilanci dell'azienda barese al Consiglio comunale, organo chiamato a valutare e votare l'operazione di acquisizione delle quote societarie?”.
L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DI AMIU DA PARTE DEL COMUNE. Un unico interrogativo in grado di unire Forza Italia, La Puglia prima di tutto, Movimento per Alleanza Nazionale, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica e Unione di Centro al Comune di Foggia. Una sola questione ancora aperta e sempre più delicata, da porre sul tavolo del sindaco Gianni Mongelli e del presidente di Amiu Gianfranco Grandaliano. "L'Amministrazione comunale dovrebbe rendere partecipe la massima assise sulla tipologia di immobili che intende cedere ad Amiu – si legge ancora nella nota diramata da Franco Landella – che a sua volta ha calcolato in circa 5 milioni di euro la quota che il Comune di Foggia dovrebbe acquisire. I consiglieri caldeggiano il calcolo degli immobili da cedere attraverso una diligence o con un perito tecnico nominato dal Tribunale di Foggia, anche per valutare lo stato finanziario e patrimoniale dell’azienda barese”. 
E LA DIFFERENZIATA?. Il centrodestra foggiano poi, oltre a ricordare che non è possibile cedere, ma solo usare, gli impianti di multiselezione e biostabilizzazione richiesti da Amiu, si rivolge direttamente all'azienda di Grandaliano per – come si legge, alla lettera - “conoscere l'organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che viene effettuato in città dopo quasi un anno di permanenza”. Infine, la raccolta differenziata: quando partirà il servizio? A dire di Landella e soci infatti, il problema è dietro l'angolo e si chiama TARES, l'ecotassa comunale (LEGGI) ormai nota che andrebbe a penalizzare quei comuni che, dal 2014, “non riusciranno ad assicurare una percentuale di differenziata soddisfacente”. Intanto però, va detto, un primo passo è stato fatto, con l'assegnazione della gara d'appalto all'azienda di Grumo Appula “Costruzioni Ecologiche”, per quanto riguarda materiale e attrezzature (LEGGI).
"Se davvero l'Amministrazione comunale di Foggia intende acquisire il 30% di AMIU prima dell'avvio vero e proprio della campagna elettorale per le elezioni del 25 e 26 maggio, quando ha intenzione di far conoscere i bilanci dell'azienda barese al Consiglio comunale, organo chiamato a valutare e votare l'operazione di acquisizione delle quote societarie?”.
L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DI AMIU DA PARTE DEL COMUNE. Un unico interrogativo in grado di unire Forza Italia, La Puglia prima di tutto, Movimento per Alleanza Nazionale, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica e Unione di Centro al Comune di Foggia. Una sola questione ancora aperta e sempre più delicata, da porre sul tavolo del sindaco Gianni Mongelli e del presidente di Amiu Gianfranco Grandaliano. "L'Amministrazione comunale dovrebbe rendere partecipe la massima assise sulla tipologia di immobili che intende cedere ad Amiu – si legge ancora nella nota diramata da Franco Landella – che a sua volta ha calcolato in circa 5 milioni di euro la quota che il Comune di Foggia dovrebbe acquisire. I consiglieri caldeggiano il calcolo degli immobili da cedere attraverso una diligence o con un perito tecnico nominato dal Tribunale di Foggia, anche per valutare lo stato finanziario e patrimoniale dell’azienda barese”.
E LA DIFFERENZIATA?. Il centrodestra foggiano poi, oltre a ricordare che non è possibile cedere, ma solo usare, gli impianti di multiselezione e biostabilizzazione richiesti da Amiu, si rivolge direttamente all'azienda di Grandaliano per – come si legge, alla lettera - “conoscere l'organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che viene effettuato in città dopo quasi un anno di permanenza”. Infine, la raccolta differenziata: quando partirà il servizio? A dire di Landella e soci infatti, il problema è dietro l'angolo e si chiama TARES, l'ecotassa comunale (LEGGI) ormai nota che andrebbe a penalizzare quei comuni che, dal 2014, “non riusciranno ad assicurare una percentuale di differenziata soddisfacente”. Intanto però, va detto, un primo passo è stato fatto, con l'assegnazione della gara d'appalto all'azienda di Grumo Appula “Costruzioni Ecologiche”, per quanto riguarda materiale e attrezzature (LEGGI).

di Redazione