"Foggia non è una giungla e non lo sarà mai e confido vivamente nelle istituzioni e in particolar modo nel sindaco Gianni Mongelli e nel prefetto Luisa Latella che aumentino le forze dell’ordine o che richiedano ’intervento di una nutrita squadra dell’esercito italiano. Come ha fatto a Milano il sindaco Pisapia per risolvere il problema della sicurezza, anche Foggia può". E' quanto sostiene Antonio Bianco, presidente dell’Associazione Culturale 'Capitanata Mia, in riferimento alle ultime ore di violenza registrate in città. “E’ assurdo che avvengano due tipi di violenza a Foggia, prima l’attentato al costruttore Arturo Zammarano e stanotte l’atto vandalico al
bar 'Montebianco' di Via Monfalcone". Ma questi sono solo i casi "più eclatanti", perché nel registro dell'insicurezza 'made' in Foggia vanno registrati anche altri episodi; come "l’auto bruciata in piazza Addolorata o il furto delle ruote ad alcune automobili parcheggiate in Via Manzoni".
FOGGIANI E TURISTI A RISCHIO FUGA L'associazione Capitanata Mia, quindi, interviene nel discorso sicurezza perché "con questi atti si rischia di far scappare i cittadini in altre zone d’Italia o diversamente la non presenza di turisti che ogni anno, anche per un giorno, vengono a Foggia a guardare le meraviglie della nostra città. Non è possibile che i foggiani devono vivere con la paura, guardandosi continuamente le spalle"