Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 24/05/2019 16:40:21

#Fridaysforfuture, a Parcocittà la manifestazione di Legambiente, ambientalisti e studenti foggiani

Oggi in tutto il mondo studenti, studentesse e cittadini sono scesi in piazza contro il cambiamento climatico. A Foggia si è tenuto  un presidio a Parcocittà (Parco San Felice) a cui hanno partecipato un centinaio di giovani di “Fridays for Future - Foggia” insieme a Legambiente Circolo "Gaia", altre associazioni  e l' I.I.S.S. "Orazio Notarangelo – Giuseppe Rosati". Gli Istituti Zingarelli, Vittorino da Feltre e De Amicis - Pio XII hanno manifestato all'interno delle loro scuole.

IL FUTURO. A unirli è il messaggio rivolto ai leader mondiali: “State mettendo in gioco il nostro futuro con la vostra inattività. Quindi colpiremo fino a quando non agirete. Non c’è più tempo da perdere.” Sono le parole di António Guterres, Segretario Generale dell’ONU. Lo dicono gli scienziati, che, all’unanimità, chiedono un drastico cambio di rotta. Lo ripete l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU ricordando che ci sono meno di 11 anni prima di superare il punto di non ritorno. “La nostra - scrivono - è l'ultima generazione che ha la possibilità di attivarsi per ottenere un miglioramento concreto, per ritornare almeno alla normalità" dichiarano i ragazzi e le ragazze”.

I PARTECIPANTI. A lanciare il grido di allarme sono stati gli attivisti di FridaysForFuture insieme al Circolo "Gaia" di Legambiente, invocando il diritto a un futuro. Per i giovani di oggi e per le generazioni a venire.  Al loro fianco ci sono stati insegnanti, genitori, bambini, lavoratori, nonni e tante altre associazioni. "Perché il pianeta - proseguono - appartiene a tutti, e tutti apparteniamo a questo pianeta. Siccità e alluvioni, carestie e acqua inquinata, microplastiche, malattie, estinzioni di massa, carenza di cibo: ricordiamo, una volta per tutte, che i disastri ambientali sono disastri umanitari. Serve un cambiamento radicale, e deve essere fatto secondo criteri di equità, facendo pagare a chi ha inquinato il prezzo della riconversione, e non scaricandolo sulle classi sociali più deboli. ‘Giustizia climatica’ è per noi non solo uno slogan, ma un punto fermo delle nostre richieste, coscienti che salvare il pianeta può e deve essere occasione di innovazione, sviluppo, lavoro e opportunità".

LE RICHIESTE ALLA POLITICA. I manifestanti chiedono alla politica tutta una rapida ed efficace riconversione del sistema economico e produttivo mondiale e che la tutela del pianeta venga messa in cima alle agende politiche di ogni Paese e continente. “Con l’esempio e con la voce - continuano gli ambientalisti - faremo vedere al mondo dov’è la differenza, dov’è il cambiamento. Si continuerà ad interessarsi del nostro territorio da anni martoriato da scarichi abusivi di rifiuti tossici, che stanno avvelenando il suolo e vanno a finire nel cibo. È necessario fare qualcosa, bonificare le aree interessate e prevenire i rischi! Mafie e devastazione ambientale ci stanno rubando il futuro. Non dimentichiamo neanche  del taglio di numerosi alberi nella nostra città: una scelta assolutamente fuori luogo, che non deve dare il via ad una politica contraria al verde pubblico".

INIZIATIVE IN SCUOLE E UNIVERSITA’. "È urgente - concludono - che ci attiviamo nei luoghi che viviamo comunemente: scuole, università e città. Dobbiamo chiedere l'impegno delle istituzioni che ci rappresentano nell'affrontare la questione: questo vale per le istituzioni scolastiche, universitarie, cittadine, nazionali ed europee. Chiederemo a tutte le scuole e all'università di dichiarare l'emergenza climatica, e di predisporre interventi attivi per rendere questi spazi sostenibili. Senza l'impegno delle istituzioni la strada sarà più dura, ma non smetteremo di parlare e di attivarci in città. La mobilitazione sul clima non si ferma, né su Foggia né nel resto del mondo. Riprendiamoci il nostro futuro!"

di Redazione