DIECI ANNI DI PASSIONE. Era il 31 marzo 2004 quando si riunì per la prima volta, in un’aula dell’università degli studi di Foggia, il gruppo di ragazzi che da lì a poco avrebbe fatto la storia del rugby in Capitanata.
L’idea nacque da Michele Terlizzi, primo storico capitano del Foggia Rugby. Questi prese spunto da alcune squadre dilettantistiche di rugby che seguì durante l’esperienza Erasmus in Francia. Così fece dei minuscoli volantini che affisse sui muri dell’ateneo.
I SUCCESSI. In dieci anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, come la vittoria del primo trofeo in quel di Taranto, o l’anno in cui arrivammo secondi, battendo per l’unica volta il Bari in casa e pareggiando sul campo del Trepuzzi (squadra che poi vinse il girone). Passando per le stagioni deludenti, fino a quest’ultima stagione, ricca di soddisfazioni (come il pareggio in casa contro il Bari), dove siamo secondi e l’ultima sconfitta risale alla trasferta contro il Trani. Proprio domenica festeggeremo i dieci anni di rugby e lo faremo con il Torremaggiore in casa. Sarà l’ultima partita del girone a cui dovrebbe seguire lo scontro per i play off contro la prima dell’altro girone pugliese. Anche questa è una soddisfazione! Sarà molto emozionante festeggiare i dieci anni con una partita in casa. La gara contro il Torremaggiore per noi è come una sorta di derby, ma siamo consapevoli del divario tecnico tra noi e loro. Questo ovviamente non vuol dire che sottovalutiamo i ragazzi del Torremaggiore, anzi per l’occasione ci teniamo a fare bella figura e ad esprimere il rugby migliore.
IL TERZO TEMPO. Ovviamente sono tutti invitati al campo e al terzo tempo che segue.
Ancora, se oggi il rugby è ancora praticato a Foggia è grazie alla passione di tutti i ragazzi che autotassandosi, mettendo a disposizione le auto a proprie spese, le energie ed in qualsiasi condizione hanno permesso tutto questo.
Infine voglio chiudere con un ringraziamento a tutti i fratelli che ho conosciuto in questi anni di rugby, con cui ho stretto più che un’amicizia! In particolare il mio ricordo va a Pietro con il quale ho condiviso davvero tante battaglie!
Ermanno Baiardi