Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 13/10/2012 08:25:05

"Lo mando a Foggia a fare le fotocopie!"

Lo spauracchio di Ponzellini per sbloccare i finanziamenti ai politici

Lo scandalo è di portata nazionale. L'accusa della Procura meneghina nei confronti di Ponzellini, ex Presidente della Banca Popolare di Milano, è pesante: aver usato la banca a suo uso e consumo per agevolare finanziamenti in favore di imprese e società vicine a politici e ministri.

FOGGIA TRA LE CARTE. Accade poi che nei brogliacci delle intercettazioni, i cui stralci sono stati pubblicati dal settimale L'Espresso, spunta anche il riferimento a Foggia. E' il 21 ottobre scorso quando la segretaria del Presidente Ponzellini chiama Cannarile, suo braccio destro, per riferirgli le volontà superiori. “Ha detto che lo manda a Foggia a fare fotocopie per cinque anni, dopo averlo degradato, se non gli sistema la roba della Brambilla”. La Brambilla, verosimilmente, è Michela Vittoria, ex ministro del turismo del governo Berlusconi, nota anche per le autoreggenti esibite a Porta a Porta. A “rischiare” il trasferimento è il capo area crediti di Roma, poco incline ad accettare raccomandazioni per il politico di turno.

L'ESEMPIO. Verrebbe da passarci sopra se non fosse che l'episodio, nell'ordinanza di carcerazione di Ponzellini, è preso ad esempio dal gip per provare l'atteggiamento di assoluta parzialità da egli assunto per i finanziamenti facenti capo a politici. Ponzellini scrive il giudice “arriva a minacciare i funzionari responsabili del credito di veri e propri abusi di potere e ritorsioni laddove costoro non si dimostrino subito proni ai suoi dictat".
LO SPAURACCHIO. La minaccia appunto. Non solo degradato a fare fotocopie. Ma addirittura a Foggia! Non sappiamo se qualcosa abbia particolarmente spaventato Ponzellini nella sua ultima visita a Foggia nell'aprile del 2010 o se la classifica del Sole 24 ore, dove la citta dauna staziona stabilmente agli ultimi posti, abbia contribuito a farla considerare nell'immaginario collettivo come l'ultimo dei gironi infernali danteschi, fatto sta che Foggia, ahinoi, dopo la caserma di Macomèr per i militari italiani e l'Alaska per i soldati americani, è entrata a pieno titolo tra gli spauracchi più temuti.

di Redazione