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  • Pubblicata il: 19/10/2012 12:31:04

Maria Rita D'Orsogna a Foggia per il No Triv

Nel pomeriggio la prof. dagli Usa informa sui pericoli del petrolio

Dopo l'ultima partecipata manifestazione No Triv, che lo scorso 6 ottobre ha radunato a Manfredonia migliaia di persone, centinaia di associazioni e decine di enti istituzionali da diverse parti d'IItalia, oggi pomeriggio, a Foggia, arriva un'altra autorevole voce della protesta contro le prospezioni e le trivellazioni petrolifere a largo delle Isole Tremiti.
La Erin Brokovic dei No Triv (così come è stata battezzata nel documetario del 2009 "Spero di conoscerLa presto" sulla nascita del movimento a tutela dei fondali marini abruzzesi) sarà alle 17.30
al Teatro del Fuoco per il convegno tecnico-scientifico "Salute e sviluppo del territorio", all'interno del quale illustrerà i pericoli reali che l'attività di ricerca del petrolio nel nostro mare produce per la nostra gente e per il nostro territorio, tra cui il rischio di compromettere un indotto di pesca e turismo che impiega decine di migliaia di unità lavorative.
A introdurre il convegno sarà Raffaele Vigilante (coordinatore Rete No Triv), cui seguiranno i saluti di Antonio Pepe (presidente Provincia di Foggia), Gianni Mongelli, (sindaco di Foggia) e Angelo Riccardi (sindaco di Manfredonia). 
Durante l'incontro, che sarà moderato dal giornalista Micky de Finis, interverranno anche Pasquale Pazienza (assessore provinciale all’ambiente), Billa Consiglio (vicepresidente della Provincia di Foggia) e Antonio Russo (portavoce Forum Provinciale Terzo Settore e responsabile nazionale Acli). Seguirà  il dibattito con il pubblico. 
 
Maria Luisa D'Orsogna, laureata in fisica, è professore associato presso il dipartimento di matematica della California State University at Northridge, a Los Angeles. 
Molto attiva dal 2007 nel rilevare le connessioni tra trivellazioni e interessi delle  lobby petrolifere, che denuncia anche attraverso il suo blog http://dorsogna.blogspot.it - “No all’Italia petrolizzata”, Maria Luisa D'Orsogna svolge un’intensa attività d’informazione a supporto dei comitati territoriali contro le attività petrolifere e recentemente ha scritto una lettera aperta al ministro Passera e al ministro Clini, criticando senza mezzi termini i “deliranti” progetti di “petrolizzazione” dello Stivale.
Nel ciclo di conferenze italiane sul tema del “fracking” (fratturazione idraulica), dello “shale gas” (gas da argille) e dei problemi connessi, che la porteranno a toccare otto tappe cui si aggiungerà la conclusione negli USA, a New York, presso il Westchester Italian Cultural Center, Maria Luisa D'Orsogna porterà la sua voce illuminante anche a Foggia.
 
Alla luce delle ultime notizie sull'areoporto foggiano, il paragone è d'uopo e, anche se applicato a tutt'altro argomento, dimostra che il territorio di Foggia e provincia può sfornare movimenti di protesta coordinati e convinti. 
A differenza del movimento pro Gino Lisa, infatti, che appare sfibrato, sfilacciato e privo di ogni determinazione, il movimento No Triv sta dimostrando nel tempo prova di grande maturità: inanellando con passione una serie di incontri e manifestazioni; compattando attorno a sè una corrente transfrontaliera di istituzioni e forze vive della scienza e della società; tenendo sempre alta l'attenzione sulla tutela del nostro mare mai come adesso minacciato dai piani della compagnia petrolifera Petroceltic autorizzati per l'ennesima volta dal Governo, solo 2 mesi fa, nonostante il parere contrario del Tar del Lazio.
Se a Foggia non si può ancora volare, che almeno si possa continuare a nuotare in un mare pulito, a godere dell'eden naturalistico che ci è stato regalato e a mangiare pesce fresco, che, di questi tempi, non è affatto poco. Se ciò avverrà sarà soprattutto grazie ai No Triv, di cui Maria Luisa D'Orsogna è voce preziosa.
 
 
 
Dopo l'ultima partecipata manifestazione No Triv, che lo scorso 6 ottobre ha radunato a Manfredonia migliaia di persone, centinaia di associazioni e decine di enti istituzionali da diverse parti d'Italia, oggi pomeriggio, a Foggia, arriva un'altra autorevole voce della protesta contro le prospezioni e le trivellazioni petrolifere a largo delle Isole Tremiti.
TERRITORIO, SALUTE E AMBIENTE. La Erin Brokovic dei No Triv (così come è stata battezzata nel documetario del 2009 "Spero di conoscerLa presto" sulla nascita del movimento a tutela dei fondali marini abruzzesi) sarà alle 17.30 al Teatro del Fuoco per il convegno tecnico-scientifico "Territorio, salute e ambiente", all'interno del quale illustrerà i pericoli reali che l'attività di ricerca del petrolio nel nostro mare produce per la nostra gente e per il nostro territorio, tra cui il rischio di compromettere un indotto di pesca e turismo che impiega decine di migliaia di unità lavorative.
A introdurre il convegno sarà Raffaele Vigilante (coordinatore Rete No Triv), cui seguiranno i saluti di Antonio Pepe (presidente Provincia di Foggia), Gianni Mongelli, (sindaco di Foggia) e Angelo Riccardi (sindaco di Manfredonia). Durante l'incontro, che sarà moderato dal giornalista Micky de Finis, interverranno anche Pasquale Pazienza (assessore provinciale all’Ambiente), Billa Consiglio (vicepresidente della Provincia di Foggia) e Antonio Russo (portavoce Forum Provinciale Terzo Settore e responsabile nazionale Acli). Seguirà  il dibattito con il pubblico.
LA SCIENZIATA. Maria Rita D'Orsogna, laureata in fisica, è professore associato presso il dipartimento di matematica della California State University at Northridge, a Los Angeles. 
Molto attiva dal 2007 nel rilevare le connessioni tra trivellazioni e interessi delle  lobby petrolifere, che denuncia anche attraverso il suo blog http://dorsogna.blogspot.it - “No all’Italia petrolizzata”, Maria Rita D'Orsogna svolge un’intensa attività d’informazione a supporto dei comitati territoriali contro le attività petrolifere e recentemente ha scritto una lettera aperta al ministro Passera e al ministro Clini, criticando senza mezzi termini i “deliranti” progetti di “petrolizzazione” dello Stivale.
Approfittando del ciclo di conferenze italiano sul tema del “fracking” (fratturazione idraulica), dello “shale gas” (gas da argille) e dei problemi connessi, che la porteranno a toccare otto tappe cui si aggiungerà la conclusione negli Usa, a New York, presso il Westchester Italian Cultural Center, Maria Rita D'Orsogna è riuscita a ritagliarsi uno spazio per portare a Foggia la sua voce illuminante contro le trivelle.
UN MOVIMENTO COMPATTO. Alla luce delle ultime notizie sull'areoporto foggiano, il paragone è d'uopo e, anche se applicato a tutt'altro argomento, dimostra che il territorio di Foggia e provincia può sfornare movimenti di protesta coordinati e convinti. 
A differenza del movimento pro Gino Lisa, infatti, che appare sfibrato, sfilacciato e privo di ogni determinazione, il movimento No Triv sta dimostrando nel tempo prova di grande maturità: inanellando con passione una serie di incontri e manifestazioni; compattando attorno a sè una corrente transfrontaliera di istituzioni e forze vive della scienza e della società civile; tenendo sempre alta l'attenzione sulla tutela del nostro mare mai come adesso minacciato dai piani della compagnia petrolifera Petroceltic autorizzati per l'ennesima volta dal Governo, solo 2 mesi fa, nonostante il parere contrario del Tar del Lazio.
Se a Foggia non si può ancora volare, che almeno si possa continuare a nuotare in un mare pulito, a godere dell'eden naturalistico che ci è stato regalato e a mangiare pesce fresco: tutte cose che, di questi tempi, non paiono affatto scontate.
Se ciò avverrà sarà soprattutto grazie ai No Triv, di cui Maria Rita D'Orsogna è voce preziosa.
E intanto il Fai (Fondo Ambientale Italiano), parte integrante del movimento, fa sapere che 
 
Posso comunicare ufficilmente che il Fondo Ambiente Italiano intende ricorrere contro il parere favorevole ad eseguire ricerche petrolifere in Adriatico rialasciato ad agosto u.s. dal Ministero dell'Ambiente. 
Ma sarà il caso che domani veniate a sentire, dalla voce di un'esperta , cosa significa cercare ed estrarre petrolio dal mare ....!
intende ricorrere contro il parere favorevole del Ministero dell'Ambiente a eseguire ricerche petrolifere in Adriatico.

di Redazione