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  • Pubblicata il: 11/07/2014 10:52:04

"O ci dai 100 euro o niente aborto", arrestati due medici dell'ospedale di Cerignola

Giovani donne minacciate e costrette a pagare

Due medici del presidio ospedaliero di Cerignola sono stati posti agli arresti domiciliari perché gravemente indiziati del reato continuato di concussione in concorso. Gli arresti sono stati compiuti dai carabinieri in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Foggia su richiesta della Procura.
LA VICENDA. Osvaldo Battarino, 56 anni, dirigente medico responsabile del servizio di interruzioni volontarie delle gravidanze istituito presso il presidio ospedaliero Giuseppe Tatarella di Cerignola e Giuseppe Belpiede, 62 anni, direttore dall'unità di anestesia e rianimazione della stessa struttura, stando all'accusa, avrebbero costretto, tramite minacce, giovani donne che si recavano presso l'ospedale per compiere l'interruzione volontaria di gravidanza, come previsto entro novanta giorni dal suo inizio, a pagare 100 euro in contanti quando invece la prestazione è gratuita e a carico del servizio sanitario.

LA DENUNCIA. L'indagine è iniziata alla fine del 2013 quando un uomo aveva denunciato ai militari che Battarino, unico medico a non aver sollevato obiezione di coscienza all'esecuzione degli aborti, aveva preteso 100 euro in contanti per effettuare l'interruzione di gravidanza della figlia. L'uomo aveva fatto presente a Battarino di fruire dell'esenzione ticket, nonostante questo il medico aveva preteso ugualmente la somma richiesta da dividere in parti uguali con l'anestesista dicendogli che al contrario non avrebbe eseguito la prestazione.

INTIMIDAZIONI. Le indagini hanno consentito di accertare che l'episodio non era occasionale. Sarebbero, infatti, almeno 20 i casi accertati. I due medici sfruttavano la condizione di essere gli unici a praticare gli aborti nella struttura e la conseguente soggezione psicologica delle pazienti determinata dalla paura di non riuscire a effettuare l'aborto entro i novanta giorni. Inoltre, effettuavano le prestazioni a pagamento durante il normale orario di servizio nei locali mediante attrezzature appartenenti all'ospedale.

LE INTERCETTAZIONI.  Dalle intercettazioni emergerebbe la disponibilità immediata di Battarino ad intervenire una volta avvenuto il pagamento della somma richiesta. 'Se tu vuoi io la posso fare pure domani mattina. - affermava il medico - se lei sa che praticamente io le faccio il certificato e la visita di Belpiede sono cinquanta e cinquanta non c'è problema può venire anche domani'. In un'altra intercettazione Battarino stesso ammetteva l'abitualità degli interventi 'io faccio 500 prestazioni l'anno da 25 anni'.

 

di Redazione