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  • Pubblicata il: 07/03/2014 19:13:03

Primarie, l'amicizia non conta. La Saraò tradita dalla Gentile: “Non me l'aspettavo”

Dopo tante battaglie insieme, Elena sceglie Mongelli

Ultimi giorni, anzi ultime ore di campagna elettorale in vista delle primarie foggiane del centrosinistra, in programma domenica 9 marzo (QUESTIONI PRIMARIE). Tutti i candidati in lizza per rappresentare il Pd alle prossime elezioni comunali provano a sparare gli ultimi colpi e la ragione politica, anche quella interna ad un'area, finisce per prevalere sui rapporti personali. Così Rita Saraò, dopo tante iniziative vissute insieme (LEGGI), è costretta a vedere l'amica Elena Gentile voltarle le spalle e scendere in campo a fianco del sindaco uscente di Foggia, avversario in questa tornata preferenziale. “È l'unica nota stonata di questa avventura, non me l'aspettavo”. 
 
2PENSAVO DI AVERE UN RAPPORTO D'AMICIZIA”. “Mi ha rattristata molto, e non perché Elena sostenga Mongelli, ma perché pensavo di avere un rapporto di amicizia con lei, oltre che di stima”. Interpellata sull'argomento, l'ex presidentessa di Donne in Rete non nasconde il proprio rammarico per la vicenda. Dopo tante battaglie fianco a fianco, l'assessora alla sanità della Puglia sceglie Gianni Mongelli, prendendo parte all'ultimo saluto del sindaco foggiano (questa sera a Laltrocinema), prima del silenzio pre-primarie. Cosa che ha lasciato a dir poco sorpresa Rita Saraò: “C'ero rimasta male già tempo fa, quando aveva detto che non mi avrebbe sostenuto, ma anzi che sarebbe rimasta fuori. Che poi venisse a fare la campagna elettorale con Mongelli...”.
 
UN MERO CALCOLO POLITICO. Sulle motivazioni che avrebbero spinto Elena Gentile a voltarle le spalle, la Saraò sembra avere pochi dubbi: “Mi ritiene perdente”. Un mero calcolo politico, a suo dire, per nulla condizionato dai vertici regionali, perché “Elena quando decide di fare una cosa non si fa condizionare da nessuno, né da Vendola né da nessun altro. Ha fatto quello che ha ritenuto essere più utile per lei, niente di più”. Tuttavia, l'unica candidata donna a queste primarie cittadine del centrosinistra non si perde d'animo e, nonostante la delusione, assicura che le percentuali in suo favore, anche dopo questo “scacco” della Gentile, non cambiano di molto. “Il mio rammarico non è politico, come detto – ha aggiunto in merito la Saraò – sappiamo bene che Elena Gentile a Foggia non ha tutto questo consenso. Anzi, forse ho anche guadagnato qualche voto...”.
Ultimi giorni, anzi ultime ore di campagna elettorale in vista delle primarie foggiane del centrosinistra, in programma domenica 9 marzo (QUESTIONI PRIMARIE). Tutti i candidati in lizza per rappresentare il Pd alle prossime elezioni comunali provano a sparare gli ultimi colpi e la ragione politica, anche quella interna ad un'area, finisce per prevalere sui rapporti personali. Così Rita Saraò, dopo tante iniziative vissute insieme (LEGGI), è costretta a vedere l'amica Elena Gentile voltarle le spalle e scendere in campo a fianco del sindaco uscente di Foggia, avversario in questa tornata preferenziale. “È l'unica nota stonata di questa avventura, non me l'aspettavo”.
"PENSAVO DI AVERE UN RAPPORTO D'AMICIZIA”. “Mi ha rattristata molto, e non perché Elena sostenga Mongelli, ma perché pensavo di avere un rapporto di amicizia con lei, oltre che di stima”. Interpellata sull'argomento, l'ex presidentessa di Donne in Rete non nasconde il proprio rammarico per la vicenda. Dopo tante battaglie fianco a fianco, l'assessora alla sanità della Puglia sceglie Gianni Mongelli, prendendo parte all'ultimo saluto del sindaco foggiano (questa sera a Laltrocinema), prima del silenzio pre-primarie. Cosa che ha lasciato a dir poco sorpresa Rita Saraò: “C'ero rimasta male già tempo fa, quando aveva detto che non mi avrebbe sostenuto, ma anzi che sarebbe rimasta fuori. Che poi venisse a fare la campagna elettorale con Mongelli...”.
UN MERO CALCOLO POLITICO. Sulle motivazioni che avrebbero spinto Elena Gentile a voltarle le spalle, la Saraò sembra avere pochi dubbi: “Mi ritiene perdente”. Un mero calcolo politico, a suo dire, per nulla condizionato dai vertici regionali, perché “Elena quando decide di fare una cosa non si fa condizionare da nessuno, né da Vendola né da nessun altro. Ha fatto quello che ha ritenuto essere più utile per lei, niente di più”. Tuttavia, l'unica candidata donna a queste primarie cittadine del centrosinistra non si perde d'animo e, nonostante la delusione, assicura che le percentuali in suo favore, anche dopo questo “smacco” della Gentile, non cambiano di molto. “Il mio rammarico non è politico, come detto – ha aggiunto in merito la Saraò – sappiamo bene che Elena Gentile a Foggia non ha tutto questo consenso. Anzi, forse ho anche guadagnato qualche voto...”.

di Redazione