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  • Pubblicata il: 22/11/2012 14:27:00

"Sportello anti-racket e Consulta per il monitoraggio della attività criminali"

L'appello della Confesercenti dopo l'attentato di stanotte

"La criminalità è in agguato e, complice anche la crisi economica, alza la voce, non curante della possibilità che possa scapparci il morto, se si considera la violenza dell’esplosione della scorsa notte sul viale della Stazione. Piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura, ma è chiaro che non si può più rinviare una reazione, forte e immediata". E' quanto afferma la Confesercenti di Foggia dopo l'espplosione che questa notte ha mandato in frantumi il negozio di abbigliamento Bibop, sul viale della stazione. Il racket, dunque, torna a colpire e lo fa con "una violenza ancora più inaudita delle precedenti, con danni a case, macchine e arredo urbano. Una escalation senza precedenti che fa ormai di Foggia una città di frontiera dove occorre al più presto ripristinare la legalità e la vivibilità tra i commercianti e le imprese sempre più impaurite. Vittime, tra cui la proprietà del negozio di abbigliamento preso ora di mira e a cui va la nostra solidarietà e vicinanza, che avvertono il bisogno di sentirsi tutelate e difese nei loro interessi".

LE AZIONI CONTRO IL RACKET Per questo, "per contrastare la malavita, organizzata e comune, la Confesercenti Foggia torna a chiedere agli enti locali la istituzione di uno Sportello anti usura e anti racket e di una Consulta per il monitoraggio di tutte le attività criminali, conosciute o non, che si svolgono nel territorio dei Comuni più a rischio, come Foggia, San Severo, Cerignola, Manfredonia e Lucera. Nell'attività di monitoraggio potranno anche essere analizzate situazioni che non costituiscono reato ma che lo potrebbero diventare o fenomeni sociali degenerativi". Secondo la Confesercenti, quindi, l'obiettivo della Consulta sarà quello di "produrre un'analisi sintetica sulle illegalità diffuse nel territorio. Con i risultati ottenuti gli enti locali potranno attuare decisioni politico-strategiche più accurate e conoscere maggiormente il territorio in cui amministrano. Dei risultati potranno usufruire anche cittadini, professioni e altre istituzioni locali".

I COMPITI DELLA CONSULTA - Nella nota inviata, dunque, la Confesercenti illustra anche quelli che dovrebbero essere i compiti svolti dalla Consulta.

- studiare ed analizzare i fenomeni illegali e criminali, nonché le condizioni socio- economiche che 

  ad esse predispongono per cercare di ridurne il rischio;

- promuovere la ricerca e lo studio, tramite l'elaborazione di testi e altri strumenti di divulgazione

  dei risultati, sulle tematiche di interesse;

- elaborare proposte rivolte agli enti che ne fanno parte, con particolare attenzione alle necessità  

  di comunicare direttamente le problematiche individuate tramite azioni di monitoraggio  

  costante;

 - coordinare e promuovere i rapporti tra le istituzioni;

- individuare i settori a maggior rischio di infiltrazioni criminale;

- operare per accrescere e diffondere la sicurezza sociale e la cultura della legalità in tutto il

   territorio;

- promuovere una più diretta collaborazione tra Amministrazione, enti coinvolti ed i cittadini nelle

  loro diverse articolazioni ed espressioni sociali e territoriali, al fine di contribuire alla diffusione

  della cultura della legalità, con particolare riferimento alla prevenzione, alla lotta e alla 

  repressione dei fenomeni di illegalità;

Ne faranno parte istituzioni, forse dell’ordine e il mondo civile e la scuola.

di Redazione