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  • Pubblicata il: 12/08/2013 20:25:04

A Carpino c’è la crisi. E meno male…

In controtendenza il bilancio del Folk festival: 54mila presenze in nove giorni

È diventato maggiorenne. E lo ha fatto in grande stile. Il Carpino folk festival traccia il bilancio dell’edizione appena conclusa, quella appunto numero 18.

IL SUCCESSO. E se la mancanza di fondi (e di spettatori) di altre rassegna storiche costrette alla chiusura faceva temere il peggio, il Carpino folk festival si scopre una realtà in controtendenza: superate le 54mila presenze in 9 giorni di spettacoli dislocati in varie location. Dalle anteprime di Rodi Garganico e di Foce Varano, al treno di Viaggiar Cantando, quindi gli spettacoli nella stazione di Carpino e poi in Largo San Nicola con Sergio Rubini, la Notte di Chi Ruba Donne, le celebrazioni del decimo anniversario della Convenzione Unesco per la tutela del patrimonio culturale immateriale.

LA CHIUSURA CON PICCININNO. Infine le tre serate in Piazza del Popolo con un cartellone che ha voluto mostrare le nuove forme sonore della tradizione vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra vari generi musicali per chiudere domenica mattina alle 2.00 con il custode della tradizione musicale garganica, Antonio Piccininno. Una piazza piena che balla sulle note e i canti di un cantore di 98 anni crediamo sia un caso più unico che raro.

I SOCIAL. Attraverso l'utilizzo dell'hashtag #CFF2013, un aggregatore di social network, tutti hanno avuto la possibilità di scrivere la storia del 18 compleanno del festival, grazie ai contenuti che ciascuno ha diffuso in forma pubblica sui maggiori social network. Questi verranno raccolti in un grande mosaico per fissare i momenti più belli del festival, visti con gli occhi della gente. Per quanto riguarda i numeri del web si registrano oltre 60mila visite al sito ufficiale del Carpino Folk Festival (www.carpinofolkfestival.com) e quasi 50 mila likes alla pagina facebook del CFF in un solo mese.

di Redazione