“Ho sentito la chiamata fortissima di padre Pio. Ed ora sono qui”. Josè Luis Cardini viene dalla Spagna. Ha poco più di sessant’anni e per “ben 45 anni sono stato completamente ateo”. Ma durante un viaggio “a Medjugorje ho ricevuto una forte conversione”. Josè fa parte del gruppo di pellegrini de ‘La via dei conventi’, i fedeli impegnati dal 29 agosto al 1 settembre in un cammino attraverso i luoghi spirituali di Padre Pio. Sono partiti da Pietrelcina, in provincia di Benevento, città natale del santo con le stimmate. E dopo aver fatto tappa a Faeto, Celle di San Vito e Troia, oggi pomeriggio sono giunti a Foggia. Nella chiesa di Sant’Anna, dove è ancora custodita la celletta che nel 1916 ospitò il giovane frate prima del trasferimento verso San Giovanni Rotondo. E proprio nella cittadina garganica, domani si compirà l’ultimo tratto del viaggio. Un viaggio all’insegna sì della spiritualità, della preghiera, della devozione nei confronti di San Pio; ma soprattutto dell’incontro con l’altro, della conoscenza dei paesi, delle tradizioni diverse, di un turismo da vivere con lentezza. Slow food.
LA VIA DEI CONVENTI - “Siamo partiti da Pietrelcina lo scorso 29 agosto a piedi, ‘armati’ solo di bastoni, borracce d’acqua e zainetti, ed un furgone che si segue in caso di emergenza – spiega Mario Caruso, ideatore e organizzatore de ‘La via dei conventi - . Il nostro obiettivo è di raggiungere tutti i luoghi in cui ha dimorato San Pio. Abbiamo iniziato cinque anni fa con il primo itinerario e quest’anno è la volta della tappa Pietrelcina-San. Giovanni Rotondo con passaggio per Foggia. Più di 150 km”. Ma Caruso, anche lui di Pietrelcina, non nasconde il progetto più ambizioso. “Se tocchiamo tutti i luoghi in cui è stato san Pio, come Montefusco, Serracapriola, San Marco La Catola, Venafro ed altri ancora, sono quasi 650 km. La stessa distanza del Cammino di Santiago di Compostela”.
PROMUOVERE IL TURISMO SOSTENIBILE - Spiritualità, dunque, legata alla consapevolezza di poter promuovere anche il territorio, il turismo sostenibile. “Stiamo cercando di sollecitare i vari amministratori che incontriamo – evidenzia ancora Caruso – affinché venga migliorata la cartellonistica stradale, in modo da far conoscere questi itinerari. Perché questo cammino de ‘La via dei Conventi’ serve anche a promuovere e favorire il turismo slow food, da vivere con lentezza, incontrando le persone, visitando i paesi, arricchendosi da un punto di vista culturale e spirituale”. Intanto, dopo la sosta nella chiesa di Sant’Anna, il gruppo di trenta pellegrini riprende il cammino. Bastoni stetti fra le mani, zaini in spalle, direzione San Giovanni Rotondo. Per i fedeli giunti dalla Spagna (Josè Luis Cardin, Rafael Ballester, Ignacio Gimenez Combres, Juan Pedro Benavent, Salvador Pons Oltria), dalla Germania, da Milano, da Siena, Bari e Pietrelcina il cammino intrapreso in questi giorni è stato un’esperienza unica. Un cammino lungo e stancante alla ricerca non solo dei luoghi di San Pio, ma anche di se stessi.