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  • Pubblicata il: 17/09/2014 08:31:02

Accoltellamento Rosati, altro che razzismo: Africa united ringrazia i foggiani

"Con le loro segnalazioni utili a trovare l'aggressore"

Con soddisfazione, l’associazione “Africa United”, nella persona del suo Presidente Assane Mar ha appreso l’arresto dell’aggressore di Godwin Eboigbe, il cittadino nigeriano, ferito sabato scorso al mercato Rosati. Un gesto che il Presidente e la Consigliera aggiunta per l’immigrazione Carine Bizimana condannano e si augurano non debba più accadere.
LE INDAGINI. “Riteniamo importante – scrivono dall’associazione - sottolineare come il pronto intervento dei Carabinieri e l’eccellente lavoro di indagini da essi condotto, abbia potuto portare a una felice e rapida soluzione dell’episodio, che comunque vogliamo ritenere un fatto di intolleranza grave ma isolato. Questa percezione deriva anche dalla spontanea collaborazione della comunità tutta, che ha subito chiamato i soccorsi e che ha contribuito, qualcuno sia pure in forma anonima, all’epilogo della vicenda”.
LA VISITA IN OSPEDALE. Nell’immediatezza del ferimento la Consigliera Comunale aggiunta per l’immigrazione è stata avvisata dell’accaduto da Mimmo Foglietta, Presidente dell’associazione “Vivere Liberi , Anti Racket – Anti usura”, e insieme al presidente dell’associazione si sono subito recati agli OO.RR. per rendersi conto personalmente delle condizioni reali del 32enne e prestargli il primo indispensabile conforto, anche occupandosi di necessità materiali, trattandosi di una persona che vive qui senza alcun familiare a lui vicino.
I FRATELLI AFRICANI. “Quanto a questo – concludono - ricordiamo con un vivo ringraziamento anche i fratelli africani che si sono prestati per le prime incombenze, l’interpretariato, l’assistenza e così via. Doveroso infine ricordare la professionalità e la premura del personale medico tutto, dal servizi 118, al Pronto Soccorso, al reparto di Chirurgia Toracica, che hanno prestato la loro opera con sollecitudine e prontezza”.
LA RICOSTRUZIONE. Si conclude, poi, ringraziando per la sua disponibilità l’Avv. Potito Marucci dell’associazione Avvocati di Strada”, nominato quale proprio legale di fiducia per il prosieguo che la vicenda potrà avere. La ricostruzione dell’avvocato, ripresa poi dallo sportello degli Avvocati e Psicologi di strada, si è però dimostrato finora in controtendenza con quanto appurato dai militari dell’Arma durante le indagini: non ci sarebbe stata nessuna richiesta di farsi consegnare la somma di elemosina raccolta, ma si sarebbe trattato di una discussione incredibilmente e violentemente degenerata.

di Redazione