Dovrà rispondere di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie di nazionalità italiana Mostapha Moufakkir, marocchino 48enne, residente in località Borgo Mezzanone e arrestato dai Carabinieri di Foggia.
L’AGGRESSIONE. La coppia, a causa di continui litigi, da qualche mese si era separata e l’uomo aveva chiesto un incontro per chiarirsi con la moglie presso l’abitazione di un amico comune. Il 48enne, nel corso dell’incontro, avendo intuito che la donna non intendeva tornare con lui e preso dall’ira l’ha aggredita con un’accetta. L’intervento dell’amico, che è riuscito a fermare la sua furia, ha dato la possibilità alla donna di sottrarsi ai colpi nascondendosi sotto un tavolo.
LA FUGA. L’uomo si è poi dato alla fuga per le campagne circostanti, mentre la donna, che durante l’aggressione era rimasta colpita in varie parti del corpo, si è recata presso il pronto soccorso dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico e contusioni in varie parti del corpo con una prognosi di 10 giorni.
LA DENUNCIA. I carabinieri hanno raccolto la denuncia, nel corso della quale la donna ha ricostruito tutto il suo calvario, raccontando che, dopo aver avuto 2 figli da precedenti relazioni, nell’anno 2011 aveva contratto matrimonio civile con il Moufakkir, da cui aveva avuto altri 4 figli. Nell’anno 2011 però lo stesso, dopo aver perso il lavoro, aveva cambiato atteggiamento e aveva iniziato a maltrattarla.
ALTRI PRECEDENTI. L’uomo, aveva già in un’altra circostanze tentato di colpire la moglie alle spalle con una spada ornamentale che si trovava in casa, ma la stessa era riuscita a sfuggirgli, abbandonando le mura domestiche. La donna era stata medicata altre volte presso l’ospedale, ma non aveva mai denunciato che le lesioni riportate fossero il frutto delle violenze subite. Inoltre, l’uomo non accettava che la moglie portasse i loro figli in una chiesa cattolica e non perdeva occasione per ingiuriarla con frasi pesanti anche alla presenza di estranei.