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  • Pubblicata il: 09/08/2014 20:03:04

Aggredisce una donna, poi si scaglia sui poliziotti e li manda al Pronto soccorso

Arrestato un uomo, la denuncia del Cosp

Una doppia aggressione, in due atti: prima alla stazione di Foggia e poi in carcere contro gli agenti di polizia penitenziaria.

ALLA STAZIONE. Il protagonista è Stelian Oanca, 43enne già noto alle forze dell'ordine, arrestato ieri. Il primo episodio si è registrato nel pomeriggio alla stazione di Foggia: una donna in attesa di prendere il treno è stata infatti afferrata alle spalle da Oanca, che le ha stretto la gola con una mano e con l’altra le ha tolto gli occhiali da vista, rompendoli, prima di scappare. Fuga durata poco perché gli agenti della Polfer lo hanno raggiunto e braccato, richiamati dalle urla della donna.

AGENTI AL PRONTO SOCCORSO. Non contento, Oanca si è reso protagonista di un'altra aggressione e il secondo episodio ha coinvolto gli agenti della Polizia penitenziaria, contro cui l’uomo si è scagliato mentre stava per essere accompagnato davanti al giudice per il processo per direttissima: si è avventato, per futili motivi, contro i due agenti penitenziari, procurando loro ferite e lesioni agli arti inferiori e la frattura delle mani, costringendoli a recarsi al Pronto soccorso.
LA DENUNCIA DEL COSP. #facebook# “Quello di Foggia è un penitenziario con 528 detenuti presenti, contro una capienza regolamentare di 350 posti letto – denuncia il segretario generale del Coordinamento sindacale penitenziario, Mimmo Mastrulli – e la Polizia Penitenziaria risulta essere attualmente di 280 unità, quando in servizio sono solo 25 impegnati in tripli turni di otto ore per le ferie in atto. Mancano 90 agenti di Polizia Penitenziaria mentre il DAP distacca personale di Polizia negli uffici amministrativi e sedi extramoenia e non nelle carceri in forte criticità. La situazione nelle carceri pugliesi – conclude - resta da codice rosso per sovraffollamento e per il susseguirsi di episodi violenti quali risse, tentativi di autolesionismo, tentativi di suicidio, aggressioni tra detenutilesioni e ferimenti e minacce alla Polizia Penitenziaria. Mentre tutto questo accade al DAP si preferisce la linea morbida con la vigilanza dinamica, le celle aperte e compensazioni economiche di 8 euro al giorno per chi è posto in cella da tre metri”.

di Redazione