Sembra la commedia dell’assurdo. Ormai la società del Foggia legge il comunicato del martedì del Giudice sportivo con apprensione e una mano al portafogli.
ALTRI 1500 EURO. L’ultima “perla” sono i 1500 euro di multa ai rossoneri. La motivazione? “Perché propri sostenitori in campo avverso rivolgevano reiterate frasi offensive e minacciose verso un addetto federale e nei confronti della terna arbitrale”.
IL CONTO SALATO. Con questa ammenda sale a 6500 euro il conto salato della società, dopo le multe (tutte in gare interne), tra cui quella ancora più assurda subita contro la Vigor Lamezia. in quel caso, i rossoneri furono costretti a sborsare 1500 euro “perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e intonavano cori offensivi verso l'opposta tifoseria”. Peccato che proprio in quella gara,
i tifosi della Sud esposero uno striscione di solidarietà per le vittime di Lamezia terme.
L'AMAREZZA DI MASI. A questo punto torna ancora più d’attualità lo sfogo del direttore generale del Foggia, Sario Masi, che proprio a
Foggia Città Aperta aveva evidenziato tutta la sua amarezza per le continue multe. (
LEGGI QUI: MASI, “UN ABBAGLIO DEL GIUDICE SPORTIVO”). Lo aveva definito un "abbaglio" del giudice sportivo, ma qui, ormai, siamo davvero all'assurdo. A questo punto non ci resta che ribadire un concetto molto semplice: "E poi non dite che sono i tifosi la parte del calcio più sporca".