Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 20/05/2019 13:48:09

L'appello al voto di De Pellegrino: “Non si elegge solo il sindaco. Serve dare avviso di sfratto a governo incapace”

All'auditorium Santa Chiara l'attacco a Landella parte da quello a Salvini

“Il 26 maggio è un appuntamento importante. Non sono in programma solo le elezioni per il sindaco di Foggia. Andiamo incontro a un'occasione che dovrà servire per dare l'avviso di sfratto a un governo xenofobo e incapace”.

L'INCONTRO. Alfonso De Pellegrino allarga l'orizzonte per il suo appello in vista delle elezioni comunali in programma domenica prossima. Sul palco dell'auditorium Santa Chiara, il consigliere comunale uscente e candidato PD chiama a raccolta il partito. Con lui siedono il parlamentare Francesco Boccia, l'assessore regionale Raffaele Piemontese e la segretaria provinciale Lia Azzarone, anche lei in lizza come consigliera. Naturalmente c'è anche il candidato sindaco Pippo Cavaliere.

IL VIDEO. Nel suo intervento conclusivo, De Pellegrino sceglie di partire dal nazionale, proiettando il video degli studenti di Palermo sul parallelismo tra gli anni delle leggi razziali e gli ultimi provvedimenti targati Salvini che hanno portato alla sospensione di una professoressa. L'attacco al governo gialloverde è netto: “Un esecutivo xenofobo che fa promesse e poi non le mantiene come quelle sul taglio delle accise sui carburanti, della chiusura dell'Ilva, del taglio delle auto blu. L'appuntamento del 26 maggio non è un appuntamento qualunque. Diamo lo sfratto a un governo che non ci rappresenta. Nei posti dove sono prese le decisioni per i cittadini occorre che siedano persone perbene”.

L'ATTACCO A LANDELLA. Il ragionamento di De Pellegrino tocca l'Europa per arrivare al locale: “Vogliono far credere che l'Europa è matrigna dimenticando tutti i vantaggi che ci ha portato. Certo, per Landella sicuramente lo è, perché non è stato capace di intercettare un centesimo di fondi europei”. Da qui parte l'attacco all'amministrazione di centrodestra: “Sono stati cinque anni di opposizione, non urlata, ma basata sui contenuti” - spiega il candidato consigliere. “Landella dice che non ha aumentato le tasse ma ha sottratto 4,5 milioni di euro ai servizi dei cittadini per coprire le inefficienze nella gestione dei rifiuti, ha modificato la sosta tariffata prevedendo il pagamento per i disabili e una 'tassa' di 25 euro per la prima auto dei residenti. Si è limitato a tagliare i nastri inaugurando opere progettate e partite con la maggioranza di centrosinistra. Chiunque sarà sindaco nei prossimi cinque anni – ironizza - ahimè, non potrà inaugurare nulla”.

LA VISIONE. Quindi l'appello: “Abbiamo un'idea differente di fare politica. Cultura non significa passerelle e spettacoli ma crescita della comunità. Gestire i servizi sociali non significa distribuire pacchi di pasta per poi chiedere il voto ai bisognosi ma creare per loro una rete di protezione che li renda liberi anche al momento delle elezioni. Occorre votare chi ha una visione più alta”.

di Michele Gramazio