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  • Pubblicata il: 29/11/2012 11:41:01

Amica, Mongelli in pressing sui sindacati

Il sindaco: “Qualsiasi ritardo porta Foggia verso l’emergenza ambientale”

Sembra il gioco dell’oca: vai avanti di due, ma poi ti fermi un giro. Ed è quello che sta succedendo all’Amica. Dopo gli applausi di martedì sera al Consiglio comunale e “l’affare fatto” con Amiu, ieri la task force si è conclusa in un nulla di fatto. Provocando la rabbiosa reazione del sindaco, Gianni Mongelli.
TASK FORCE A VUOTO. “La città  - sbotta il primo cittadino - non può rischiare l’emergenza ambientale a causa del rinvio della conclusione dell’accordo tra Amica SpA e Amiu SpA. Dopo l’unanime approvazione da parte del Consiglio comunale dei nuovi indirizzi sulla futura gestione del servizio, condivisa con le organizzazioni sindacali aziendali e le rappresentanze spontanee dei lavoratori, non sono comprensibili le motivazioni che hanno determinato il rinvio dell’incontro convocato con efficace tempestività dall’assessore regionale al Lavoro e Welfare Elena Gentile”.
CICLO PRODUTTIVO. “L’accordo sindacale sul costo del lavoro e la riorganizzazione del ciclo produttivo – sottolinea Mongelli - è il pilastro finanziario ed operativo su cui si fonda la programmazione del periodo di gestione transitoria da parte del Comune e di Amiu SpA. Senza la firma in calce a questa pianificazione tecnica diventa assai complicato procedere con la definizione e la formalizzazione degli accordi societari su impianti e attrezzature”.
EMERGENZA PER TUTTI I FOGGIANI. “Durante il Consiglio comunale – conclude la nota del primo cittadino - , più volte i sindacalisti e i lavoratori hanno interrotto il dibattito per avere notizie e certezze su quanto accadrà il 16 dicembre, quando sarà concluso l’esercizio provvisorio da parte della curatela fallimentare. L’obiettivo dell’incontro convocato ieri era appunto questo. La scelta delle organizzazioni sindacali di chiederne il rinvio ha impedito l’assunzione di una decisione, attesa da 150.000 foggiani e non solo dai lavoratori di Amica SpA e Daunia Ambiente SpA”.
COMITATO CREDITORI. Il gioco dell’oca rischia comunque di proseguire ulteriormente. Risolta la “grana” con i sindacati, infatti, non è del tutto scontato ottenere l’accordo di cessione con gli organi del fallimento dell’azienda Amica. Il comitato dei creditori ha infatti già respinto l'ultima proposta presentata da Grandaliano, già pronto tuttavia a presentarne un'altra.

di Redazione