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  • Pubblicata il: 16/09/2013 14:06:02

Amiu, l'accusa di Sel: "Siamo ai vecchi tempi, con meno spazzini e più gente negli uffici"

Presentata un'interrogazione a Mongelli e Grandaliano

La fonte è “attendibile”. Il percorso è “istituzionale”. La faccenda è
delicata”. La gestione dell’Amiu e il rapporto con il personale
chiamato a gestire la raccolta dei rifiuti a Foggia, torna a far
discutere. O forse, sarebbe meglio dire, non ha mai smesso.
La fonte è “attendibile”. Il percorso è “istituzionale”. La faccenda è "delicata”. La gestione dell’Amiu e il rapporto con il personale chiamato a gestire la raccolta dei rifiuti a Foggia, torna a far discutere. O forse, sarebbe meglio dire, non ha mai smesso.
Oggi a mettere nero su bianco la richiesta di un chiarimento su come
siano inquadrati i lavoratori dell’Amiu ci pensa il gruppo consiliare
di Sel, con una interrogazione al sindaco Gianni Mongelli e la
contestuale richiesta che a relazionare ci sia anche il presidente
dell’azienda, Gianfranco Grandaliano. Il succo della richiesta,
nascosto nel politichese dell’interrogazione, è molto concreto:
“Diteci se è vero che un po’ di spazzini sono stati messi nuovamente a
lavorare negli uffici in qualità di dirigenti”
SPAZZINI O AMMINISTRATIVI? Oggi a mettere nero su bianco la richiesta di un chiarimento su come siano inquadrati i lavoratori dell’Amiu ci pensa il gruppo consiliare di Sel (Sinistra ecologia libertà), con una interrogazione al sindaco Gianni Mongelli e la contestuale richiesta che a relazionare ci sia anche il presidente dell’azienda, Gianfranco Grandaliano. Il succo della richiesta, nascosto nel politichese dell’interrogazione, è molto concreto: diteci se è vero che un po’ di spazzini sono stati messi nuovamente a lavorare negli uffici.
La richiesta è motivata da tre punti, in particolare. E cioè che “da
fonti attendibili – scrive il gruppo consiliare - molte persone,
demansionate nella fase iniziale , hanno riacquisito pienamente i loro
livelli con incomprensibili differenziazioni con dipendenti di pari
livello”. E poi ancora “che il personale, impiegato per lo spazzamento
e la raccolta si è ridotto” e infine “che il piano per la raccolta
differenziata stenta a partire e, nel frattempo, il rifiuto
differenziato raccolto viene conferito a piattaforma privata con
notevole aggravio di spese in un settore che, al contrario, avrebbe
dovuto portare benefici economici”.
LE RICHIESTE IN TRE PUNTI. La richiesta è motivata da tre punti, in particolare. E cioè che “da fonti attendibili – scrive il gruppo consiliare - molte persone, demansionate nella fase iniziale , hanno riacquisito pienamente i loro livelli con incomprensibili differenziazioni con dipendenti di pari livello”. E poi ancora “che il personale, impiegato per lo spazzamento e la raccolta si è ridotto” e infine “che il piano per la raccolta differenziata stenta a partire e, nel frattempo, il rifiuto differenziato raccolto viene conferito a piattaforma privata connotevole aggravio di spese in un settore che, al contrario, avrebbedovuto portare benefici economici”. Da qui la richiesta di spiegazioni: rivolta a Mongelli, con l'auspicio - da parte dei promotori dell'interrogazione - che a relazionare ci sia anche Grandaliano. 

di Redazione