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  • Pubblicata il: 21/07/2025 11:29:57

Arredo urbano, Servitalia rinuncia all'affidamento: "Ingiustificate e irricevibili speculazioni politiche"

Servitalia rinuncia all'affidamento per la fornitura di arredi urbani in favore del Comune di Foggia. Lo annuncia una nota della società inviata alle redazioni dall'avvocato Michele Vaira, in rappresentanza della cooperativa.

LE TAPPE. Anche "alla luce del clamore mediatico suscitato dalla vicenda", Servitalia ricostruisce le varie tappe. "La società - si legge nella nota è stata costituita effettivamente il 24 febbraio 2025 ed iscritta nel registro delle imprese il successivo 7 marzo 2025. I tre soci (Padalino Antonio, Aprile Maria, Speranza Valeria) possiedono significative pregresse esperienze nel medesimo settore. Trattandosi di società che è nata con lo scopo di offrire i suoi servizi anche al Comune di Foggia, in data 19 marzo 2025 vi è stata l’iscrizione sul portale “Traspare”. In conseguenza di tale iscrizione, come da prassi, vi è stata la richiesta di informazione antimafia il successivo 27 marzo 2025. Tra le attività previste nell’oggetto sociale sono ricomprese quelle oggetto della richiesta di fornitura da parte del Comune di Foggia".

L'AFFIDAMENTO. "In data 9 giugno 2025 - prosegue la nota della cooperativa - alle ore 13.44 è giunta (a distanza di quasi due mesi dall’iscrizione sul portale dei fornitori), per la prima volta, una richiesta di preventivo da parte del RUP, geom. Cosimo Suriano, del Servizio Lavori Pubblici. Per dare seguito a tale richiesta, Servitalia ha contattato, immediatamente, diversi propri fornitori, ricevendo l’offerta definitiva alle ore 11 del 13 giugno 2025. Tali documenti saranno messi a disposizione degli organi di stampa che vorranno verificare tali circostanze. Dopo aver calcolato (in meno di un’ora) i costi relativi alla manodopera e agli oneri di sicurezza, la società ha trasmesso, pochi minuti prima della scadenza, il proprio preventivo al Comune di Foggia. La particolare concentrazione dei tempi della procedura, lungi dal favorire la società Servitalia, le ha impedito di ottenere una fornitura a prezzi più vantaggiosi e a ponderare con maggiore calma costi e benefici dell’intera operazione. Per completezza, si ritiene opportuno evidenziare che il margine di utile lordo che avrebbe realizzato la società è di circa dodicimila euro".

I RAPPORTI. "Abbiamo appreso da notizie di stampa - continua la nota - che le altre due ditte destinatarie della richiesta di preventivo non abbiano risposto (verosimilmente per la modesta entità del potenziale guadagno). Non sappiamo quali siano, ma quello che è certo è che nei loro confronti non vi è alcun rapporto di conoscenza né tantomeno di parentela con i soci di Servitalia".

LA RINUNCIA. "Ad oggi, alla società non è stata notificata alcuna determina di affidamento, né è stato firmato alcun contratto di fornitura con l’Ente. Una lettura serena delle precisazioni offerte non può che condurre alla conclusione che non vi è stata alcuna violazione di leggi o di regolamenti, e non sussiste nemmeno alcun profilo di inopportunità. Al solo fine di tutelare la propria immagine, offuscata non certo da un doveroso approfondimento giornalistico, ma da ingiustificate e irricevibili speculazioni politiche che hanno coinvolto un soggetto del tutto estraneo alla società, i miei assistiti hanno deciso, irrevocabilmente, di non dare seguito alla determina, rinunciando all’affidamento".

IL FUTURO. "La società Servitalia - conclude la nota - ha l’interesse di partecipare, in futuro – in regime di sana e leale concorrenza con tutti gli altri operatori economici – ad ogni gara pubblica che abbia per oggetto forniture compatibili con il proprio oggetto sociale e – nel rispetto del principio di rotazione – anche ad eventuali affidamenti diretti entro i limiti previsti dalla legge, nella certezza di non ottenere trattamenti di riguardo e nella speranza di non essere – viceversa – sfavoriti".

di Redazione